
Il Consiglio comunale di Santa Caterina dello Ionio, riunitosi nella giornata odierna davanti a una numerosa partecipazione di cittadini, ha approvato la deliberazione relativa alla ricostruzione amministrativa degli alloggi dell’insediamento post-incendio di contrada Maltese e il nuovo regolamento che disciplina la loro gestione, regolarizzazione, valorizzazione e possibile alienazione.
È un passaggio particolarmente significativo, che mette ordine a una vicenda rimasta irrisolta per decenni e definisce, per la prima volta, un quadro giuridico chiaro e univoco, necessario per tutelare l’interesse pubblico e per dare prospettiva a un compendio di valore sociale e urbanistico.
Dalla ricostruzione effettuata è emerso che gli alloggi sono stati realizzati dalla Protezione Civile dopo l’incendio del 29 luglio 1983 e trasferiti gratuitamente al Comune nel 2006 con atto pubblico amministrativo. Tali immobili non sono mai stati inquadrati nel sistema dell’edilizia residenziale pubblica e sono stati riconosciuti, già nel 2006 e poi nel 2024, come beni del patrimonio disponibile dell’Ente.
La delibera approvata dal Consiglio formalizza tale qualificazione e avvia una ricognizione puntuale degli alloggi, delle loro condizioni manutentive e delle posizioni giuridiche in essere, con l’obiettivo di regolarizzare situazioni pendenti, definire nuovi contratti di locazione, produrre le perizie necessarie e individuare le unità eventualmente destinabili ad alienazione, nel rispetto della normativa vigente.
Contestualmente, è stato approvato il nuovo Regolamento comunale per la gestione degli immobili dell’insediamento Maltese, che stabilisce criteri oggettivi per l’accertamento delle occupazioni e sanatorie disciplinate, la determinazione dei canoni e dei prezzi di vendita, la definizione delle procedure per locazioni e alienazioni, e la tutela del patrimonio, controlli, responsabilità e indennità in caso di occupazione senza titolo. Si tratta di uno strumento operativo che fissa regole certe, limitando la discrezionalità amministrativa e garantendo trasparenza, uniformità e sostenibilità gestionale.
Nel corso della seduta, il Sindaco, Francesco Severino, ha affermato:
«Oggi compiamo un passo importante: chiudiamo un capitolo rimasto sospeso e apriamo una fase nuova, nella quale quel patrimonio potrà essere finalmente amministrato con regole chiare, criteri oggettivi e pieno rispetto della legalità» La seduta ha registrato la partecipazione di numerosi cittadini alla seduta, che ha espresso «un segnale di attenzione, interesse e senso di comunità, - come pure sottolineato dal medesimo primo cittadino - che conferma quanto questa vicenda abbia pesato nella memoria collettiva e quanto fosse attesa una soluzione definitiva.»
Lo stesso Sindaco ha poi chiuso la seduta, evidenziando: «Con questo provvedimento restituiamo ordine e trasparenza, ma soprattutto restituiamo alla comunità la possibilità di pensare a quei luoghi come a una risorsa e non a un problema. È un atto di responsabilità verso il passato e di fiducia verso il futuro del nostro paese.»
La riunione odierna segna quindi un cambio di fase: dopo molti anni, gli alloggi dell’insediamento Maltese escono da un limbo normativo e rientrano in una cornice amministrativa ordinata, aperta a processi di valorizzazione, regolarizzazione e utilizzo sociale.
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