Una procedura veloce per trovare nel giro di due-tre giorni un'altra nave da destinare alla quarantena dei migranti positivi al Covid. Ad avviarla oggi - si apprende - è stato il soggetto attuatore per la materia, Michele Di Bari, capo Dipartimento delle Liberta' civili e dell'immigrazione del ministero dell'Interno.
Si attendono risposte nel giro di due-tre giorni. Se non ci emergeranno offerte dal mercato, il Viminale virerà sul 'piano B' e cercherà strutture a terra - come sedi militari - per assicurare l'isolamento dei contagiati che sbarcano.
Della procedura è stato informato il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L'obiettivo del Viminale è che arrivino rapidamente risposte dal mercato, vista l'impennata di sbarchi di luglio. Ma il periodo non è dei più favorevoli: servono navi con precise caratteristiche, spazi e servizi igienici adeguati. Non ce ne sono nella disponibilità dello Stato, per questo è stato attivato un bando veloce, confidando che giungano manifestazioni d'interesse.
Per l'unica 'nave-quarantena' attualmente in attività, la Moby Zazà, che si trova a Porto Empedocle, la concessione - in scadenza - è stata prorogata per altri 10 giorni in modo da concludere l'isolamento sanitario dei migranti ora ospitati. L'alternativa alle navi è quella di trovare strutture adatte a terra, che diano garanzie dal punto di vista della protezione dall'esterno e non facciano scattare 'rivolte' come ad Amantea (Cosenza). Il Viminale pensa quindi a sedi militari, come caserme, che saranno vigilate con un dispositivo rafforzato.
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