di EDOARDO CORASANITI
Il Tribunale di Catanzaro ha assolto Giuseppe Pugliese, 49 anni, ex dirigente amministrativo dell’azienda sanitaria dell'Asp di Catanzaro, imputato nel processo denominato “Stop and go”.
È il giudice Marco Ferrante a leggere in aula la sentenza che mette fine alla vicenda giudiziaria iniziata tre anni fa.
È il 17 luglio 2017 quando le fiamme gialle gli consegnano il provvedimento di interdizione dai pubblici uffici con l'accusa di favoreggiamento: da lì inizia per Pugliese un'odissea umana e giudiziaria, già ridimensionata con il Tribunale della Libertà nei giorni successivi.
L'operazione guidata in cui è stato coinvolto è "Stop and Go", dove le indagini si focalizzano su una presunta indebita appropriazione nonchè la distrazione di fondi comunitari concessi alla locale Azienda Sanitaria Provinciale nell’ambito di un progetto, appunto denominato “Stop and Go”, volto a definire un modello europeo di riferimento di bando di gara per migliorare il sistema di forniture pubbliche di beni e servizi socio-sanitari a beneficio della popolazione anziana. Gli 11 imputati con il rito ordinario sono stati rinviati a giudizio (LEGGI QUI).
Pugliese, difeso dall'avvocato Francesco Larattta, ci va a finire con l'accusa di favoreggiamento e in particolare perché si sarebbe adoperato affinché la dirigenza aziendale non denunciasse la vicenda. Accusa poi rimaneggiata e derubricata dalla stessa Procura durante l'udienza del 7 settembre, in cui chiede il pubblico ministero chiede la non punibilità per il dirigente.
Oggi la conferma: Pugliese è innocente.
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