Scandalo Umg e Asp, il ruolo dell'Opba: tra gli "ingannati" anche il fratello di Gratteri

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  15 gennaio 2025 17:55

"Attestavano falsamente, nelle loro relazioni tecniche ai progetti di ricerca, tanto l'avvenuto rispetto delle norme sul benessere animale quanto, in due casi su cinque, l'utilizzo di un numero di animali inferiori a quelli realmente utilizzati". È l'accusa che la Procura della Repubblica di Catanzaro muove, nell'ambito dell'Operazione Gracale scattata questa mattina, contro i docenti universitari dell'Umg, responsabili scientifici dei singoli progetti di ricerca, quali Giovambattista De Sarro, Daniele Torella, Pierfrancesco Tassone e Vincenzo Mollace.

L'accusa riguarda gravi violazioni alle norme del D.lgs. 26/2014 inerente la tutela e la promozione del benessere degli animali utilizzati a fini scientifici o didattici presso le strutture dell'Ateneo, quella stessa legge sulla cui applicazione è chiamato a vigilare un apposito organismo, l'OPBA (Organismo preposto al benessere degli animali), del quale figurano quali membri stabili i professori Giovanni Loprete, Fabio Castagna, Domenico Britti ed Ernesto Palma, i quali, pur pienamente consapevoli delle gravi criticità presenti nell'esecuzione dei progetti scientifici, replicavano le considerazioni svolte dai responsabili dei progetti di ricerca in relazione alla corretta osservanza delle norme sul benessere degli animali e sul numero massimo utilizzato, così attestando a loro volta falsamente dei fatti di cui i loro atti erano destinati a provare la verità. 

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Il medesimo organismo e i suoi membri, come previsto dal legislatore, era sempre accompagnato dal supporto scientifico di altri docenti universitari, tra i quali figurano anche i nomi di Santo Gratteri (ordinario di Medicina Legale all'Umg, fratello del noto Procuratore), Giovanni Li Volti (ordinario di Biochimica presso l'Università di Catania) e Valter Agosti (associato di Scienze Tecniche di Medicina di Laboratorio presso l'Umg). Erano anche loro ad attestare la corretta esecuzione delle procedure ma nessuna responsabilità viene loro imputata considerando come il parere da questi rilasciato era "solo scientifico e non nel merito fattuale", "una valutazione esclusivamente tecnica e cartolare" priva di quella consapevolezza imputata invece ai membri stabili dell'OPBA e, al contrario, totalmente mancante nei membri scientifici, "a loro volta ingannati dalle condotte degli indagati". 

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Era proprio sulla base di quanto indicato nei documenti redatti dall'OPBA che il Ministero della Salute redigeva poi le proprie valutazioni retrospettive senza ulteriori verifiche. 

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I NUMERI "SGONFIATI"

Su tutte, risulta di particolare attenzione, la documentazione redatta il 26.09.2022 e trasmessa al Ministero, relativamente al progetto eseguito presso lo stabulario di Germaneto e avente ad oggetto: "Origine e ruolo delle cellule staminali cardiache (CSC) c-Kitpos/Sca-Ipos nella formazione del cuore, nell'omeostasi cellulare cardiaca e nella risposta al danno miocardio nella vita adulta". Dall'analisi dei documenti è infatti emerso che il Responsabile del progetto, il prof Daniele Torella, aveva dichiarato come "nel corso degli anni di studio sono stati utilizzati 150 animali C57BL in procedure di danno miocardico quale infarto acuto" quando, in realtà, dall'analisi dei registri di carico/scarico degli animali è emerso l'utilizzo di ben 622 animali. 

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