di TERESA ALOI
Avrebbe sviato i controlli dell'Asp grazie al suo ruolo apicale rivestito nell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, in cambio dell'ammissione della figlia Maria alla Scuola di specializzazione in Farmacologia e
Tossicologia Clinica. Per gli inquirenti Giuseppe Caparello, riveste un ruolo di "promotore e organizzatore dell'associazione a delinquere" nell'inchiesta che stamattina ha scosso l'Umg e l'Asp di Catanzaro.
Lui, nella sua qualità di direttore della Struttura Complessa del Servizio Veterinario dell'ASP di Catanzaro dal 2018 e di direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'ASP di Catanzaro dal 2020 avrebbe "coordinato le attività del sodalizio criminale", impartendo agli ispettori dell'A.S.P. veterinaria di ispezionare gli stabulari omettendo di rilevare le criticità presenti per ottenere l'illecita ammissione della figlia Maria alla Scuola di Specializzazione in "Farmacologia e Tossicologia Clinica per laureati non medici" presso L'U.M.G, "grazie ad una vera e propria attività di taroccamento dei punteggi messa in atto dal rettore De Sarro e dalla presidente della commissione per la selezione Rita Citraro".
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