Il 20 settembre scorso si è svolto un importante convegno presso il Parco Archeologico di Scolacium a Roccelletta di Borgia: unevento organizzato da Pino Campisi presidente di Acli-Terra Calabria per valorizzare “l’area dell’Istmo”, la parte più stretta della Calabria compresa tra il mare ionio e il tirreno, unica in Italia, che congiunge rapidamente il Golfo di Sant’Eufemia Lamezia e il Golfo di Squillace, “..attraversando un territorio ricco di storia antica, aree archeologiche, archeologia industriale...”. La presenza in quest’area di migliaia di piante di ulivo, alcuni secolari e monumentali, di numerose imprese olivicole, nonché di una vera e propria “cultura dell’olio” tra le popolazioni: ci sono tutte le premesse, come giustamente è stato detto al convegno, per la costituzione di un Parco Olivicolo.
Da un pò di anni c’è un rinnovato interesse per l’istmo della Calabria, come dimostra l’iniziativa per il riconoscimento della “Area Urbana Catanzaro- Lamezia”, promossa da un gruppo costituito da oltre oltre 1.200 aderenti tra esperti, amministratori, enti pubblici e privati, organizzazioni di categoria. Recentemente, come ha annunciato nel suo intervento il portavoce e animatore del movimento Pierino Amato, è stata avviata un’iniziativa per un progetto ambizioso: la costituzione dell’area metropolitana Catanzaro-Lamezia.
Nel convegno è stato posto l’accento sulla cultura come motore dello sviluppo turistico della Calabria e sulla necessità di promuovere alleanze tra tutti coloro che hanno a cuore la nostra bella regione. A questo proposito vorrei osservare che il coinvolgimento dovrebbe interessare anche le organizzazioni sociali, quel “Terzo Settore” che a seguito della storica riforma inaugurata con il nuovo Codice sta uscendo dal limbo e dalla oscurità in cui era relegata a causa di una concezione ottocentesa del volontariato, per affermarsi come soggetto sociale e politico (nel senso più autentico del termine) capace di attivare processi di sviluppo sociale, economico e anche culturale. Le organizzazioni del Terzo Settore, largamente diffuse e radicate nelle nostre comunità ne conoscono le pieghe più intime e sofferte ma anche le migliori risorse e come tali possono e devono essere coinvoltenelle iniziative come quella promossa nell’evento presso il Parco Scolacium. Non dimentichiamo che tra le “attività di interesse generale” enumerate all’art. 5 del D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore) sono comprese: “interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell'ambiente, interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio” e “l’agricoltura sociale”. Quest’ultima è stata oggettodi un provvedimento legislativo da parte della Regione Calabria a seguito delle insistenti sollecitazioni di un gruppo costituito datante organizzazioni del Terzo Settore, da esperti qualificati e soprattutto grazie all’impegno di Pino Campisi che ne è stato l’animatore e il promotore.
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