di STEFANIA PAPALEO
Primo punto fermo nelle indagini sugli scontri avvenuti dopo il derby Cosenza-Catanzaro domenica scorsa. La Questura di Cosenza, guidata dal questore Giuseppe Cannizzaro, ha spedito nel capoluogo gli uomini della Digos nel capoluogo per notificare un provvedimento di arresti domiciliari (in differita di flagranza), firmato dal sostituto procuratore delegato di Catanzaro, Domenico Assumma, a 12 ultras giallorossi rimasti coinvolti nei tafferugli tra le due tifoserie presso la rotatoria d'uscita di Cosenza. Otto sono stati già eseguiti, mentre altri quattro tifosi catanzaresi non sono stati ancora rintracciati.
La notizia degli arresti ha intanto scatenato un vespaio di polemiche da parte dell'intera tifoseria giallorossa, con una valanga di post sui social a supporto degli ultras finiti ai domiciliari, il cui arresto dovrà essere convalidato domani dai gip dei Tribunali di Cosenza e Catanzaro.
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Per tuti le accuse di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, devastazione e saccheggio, lesione aggravata, danneggiamento, violenza privata, lancio di materiale pirotecnico, porto d'armi o oggetto atti a offendere in luogo pubblico. Nel corso degli scontri, sono rimasti feriti 15 poliziotti che erano intervenuti per sedare i i disordini.
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