Scontri al derby, quasi tutti gli ultras giallorossi arrestati non rispondono al Gip

Durante l'interrogatorio di garanzia di stamattina, sette degli otto tifosi catanzaresi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Sono comparsi questa mattina davanti al Gip del Tribunale di Catanzaro, Sara Mazzotta, gli ultras giallorossi sottoposti agli arresti domiciliari in seguito agli scontri avvenuti domenica scorsa al termine del derby Cosenza-Catanzaro.

Sette degli otto imputati, secondo la strategia difensiva consigliata dai propri legali (l'avvocato Alessio Spadafora per cinque indagati e gli avvocati Antonella Canino e Francesco Iacopino) hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del giudice, rimandando ad un secondo momento la ricostruzione dei fatti. Ha invece deciso di chiarire la propria posizione respingendo sin da subito ogni accusa il tifoso assistito dall'avvocato Giovanni Merante. La pronuncia del Gip dovrebbe arrivare nelle prossime ore e comunque entro la giornata di domani.  

LE ACCUSE - Le accuse sollevate a vario titolo sono di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, devastazione e saccheggio, lesione aggravata, danneggiamento, violenza privata, lancio di materiale pirotecnico, porto d'armi o oggetti atti a offendere in luogo pubblico. Con l'avvio del procedimento, gli ultras catanzaresi potranno difendersi nelle sedi opportune per i reati loro contestati. 

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