Scontro con Gratteri. Il Csm respinge l'istanza dell'ex Pg Lupacchini. L'avvocato Lai: "E' toga scomoda". E andrà in Cassazione anche per Facciolla 

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images Scontro con Gratteri. Il Csm respinge l'istanza dell'ex Pg Lupacchini. L'avvocato Lai: "E' toga scomoda". E andrà in Cassazione anche per Facciolla 
Otello Lupacchini e Nicola Gratteri
  07 maggio 2020 12:13

Trasferito con un provvedimento cautelare dalla Sezione disciplinare a seguito di critiche pubbliche rivolte al procuratore Nicola Gratteri, l'ex Pg di Catanzaro, Otello Lupacchini, si è visto respingere ieri dal Csm l'istanza con cui chiedeva di bloccare il bando di concorso per la sua sostituzione. La stessa sorte è toccata all' ex procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla.

LEGGI QUI. Scontro tra toghe a Catanzaro. Il legale di Lupacchini e Facciolla: "Revocare o sospendere i concorsi di Procuratore Generale e di Castrovillari"

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Esprime " stupore" per la decisione, che ha diviso il plenum (9 i si, 5 i no e 10 astenuti), l'avvocato Ivano Lai, che difende entrambi, e ha impugnato i relativi trasferimenti davanti alle Sezioni unite civili della Cassazione che hanno rinviato la trattazione per l'emergenza Coronavirus. "Nella motivazione del rigetto risulterebbe prevalere l'esigenza di assicurare la continuità della funzione pubblica rispetto alla natura provvisoria e cautelare delle ordinanze trasferimento dei due magistrati" sottolinea il legale esprimendo "rammarico" per una decisione che "elude" i diritti dei suoi assistiti. "Peraltro è stato proprio il CSM, con due ordinanze della Sezione disciplinare -sottolinea- a interrompere la funzionalità e continuità degli Uffici oggi inopinatamente considerati vacanti e perciò messi a concorso, allontanandone i vertici in plateale assenza di elementi solidi e gravi ed esigenze cautelari concrete".

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Il legale, annunciando nuove iniziative, ricorda che al momento del trasferimento Lupacchini "esercitava le sue funzioni di Procuratore Generale, evidentemente scomode e sgradite per i continui richiami al rispetto delle regole di collegamento investigativo e coordinamento tra le Procure del Distretto di Catanzaro, segnalate al Ministro della Giustizia e da questi ignorate", mentre Facciolla "stava da tempo approfondendo nelle sue indagini le commistioni tra politica e malaffare nella prospettiva di riportare la legalità nel circondario del Tribunale di Castrovillari".

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