Oggi e domani, all’Auditorium Casalinuovo, la commedia messa in scena dal Teatro del Carro
di FRANCESCO GIULIANO
Si è chiusa con un appendice dedicata alle scuole la 20esima edizione del Festival d’Autunno, la rassegna culturale ideata e diretta da Antonietta Santacroce.
Nel programma la due giorni della nuova coproduzione del Festival con il Teatro del Carro con protagonista Annamaria De Luca.
Questa mattina, sul palcoscenico dell’Auditorium Casalinuovo, la prima nazionale di “Le verità di Medea”, la commedia messa in scena dalla compagnia del Teatro del Carro, con la regia di Luca Michienzi.
Una rivisitazione della figura mitologica di Medea, con protagonista Annamaria De Luca che dà voce alla principessa della Colchide, rappresentandola da un punto di vista diverso da quello consueto.
Sul palcoscenico, anche il musicista Remo De Vico che ha eseguito, il commento sonoro, utilizzando una strumentazione appositamente realizzata.
Spettatori per un giorno, gli studenti del liceo classico statale ‘Pasquale Galluppi’ e gli alunni della scuola media del Convitto nazionale ‘P. Galluppi’. Ad accompagnare i ragazzi la dirigente del Liceo classico Rosetta Falbo e, per il Convitto, il professore Davide Lamanna.
“Per questa manifestazione - ha detto Antonietta Santacroce - abbiamo interessato le scuole di Catanzaro ma anche quelle di Lamezia Terme e noi Borgia, per un coinvolgimento dell’intero territorio provinciale. Insieme al Teatro del Carro abbiamo scelto la storia di Medea partendo da Euripide contestualizzandola, però, ai giorni nostri per ribaltare la tesi del patriarcato. Partendo appunto dalla classicità, abbiamo pensato di esaltare il ruolo di una donna libera e comunque scevra dai condizionamenti della società patriarcale. Quella della condizione femminile, è un tema molto attuale che noi riproponiamo ogni anno alle scuole in forma diverse. Abbiamo voluto ribadire il nostro no al femminicidio, il nostro no alla differenziazione di genere. E’ importante che se ne parli partendo proprio dalle scuole, perché è dalla tenera età che vengono metabolizzati determinati concetti. Lo abbiamo fatto partendo dal teatro classico, un momento di formazione ma anche un momento di attualità e di riflessione”.
Medea - è stato spiegato prima della rappresentazione - è da sempre la donna tradita, profondamente innamorata di Giasone, che affianca in numerose sfide, ma che una volta abbandonata viene accusata di atroci vendette come il sacrificio del proprio padre, del proprio fratello e finanche dei figli avuti con lo stesso re, capo degli Argonauti. Ma andò realmente così? La disamina di Teatro del Carro, attraverso questo libero adattamento curato da Luca Michienzi e da Annamaria De Luca, vuole fondamentalmente sovvertire questa versione “patriarcale” del personaggio di Medea, la maga e straniera, e rivendicarne il ruolo determinante di artefice delle fortune di Giasone, nonché la propria condizione di donna libera, ingiustamente accusata di colpe non sue.
“Le verità di Medea - ha detto Luca Michienzi - è un progetto che più volte, come compagnia del Teatro del Carro, abbiamo trattato. Nel corso degli anni abbiamo fatto una serie di elaborazioni di questo personaggio mitologico, tra le quali quella che presentiamo con questo spettacolo. Un lavoro sul mito di Medea, ma attualizzato ai tempi nostri con una riscrittura contemporanea. Abbiamo pensato di coinvolgere le scuole perchè la rappresentazione include messaggi che sono quelli dell'utilizzo un po' spregiudicato del potere maschile nei confronti della donna. Donna che diventa vittima. Che viene raccontata come una strega solo darle colpe che poi non sono sue”.
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