di VITTORIO PIO
Tutto il pubblico in piedi raccolto nell'incantevole cornice del Parco di Scolacium per testimoniare il successo di Serena Rossi nel bis di "Tammurriata Nera". E' l'ultimo fotogramma raccolto ieri sera per la data esclusiva di "SereNata a Napoli", uno spettacolo facente parte della sezione "Off & Pop" di Armonie d'Arte Festival, diretto da Chiara Giordano, in un viaggio di musica e parole in cui la popolare artista era accompagnata da una piccola orchestra composta da sei elementi, guidata dal Maestro Valeriano Chiaravalle. Un omaggio appassionato alla sua città di origine, tra alcuni grandi classici della musica napoletana e racconti personali, che hanno intrattenuto il pubblico accorso da ogni dove nel tramite di una versatilità dal doppio registro. "Qui siamo per le emozioni amplificate, sia nel bene che nel male, sappiamo piangere assai ma pure ridere allo stesso modo", ha ribadito dal palco con quella sua luce che tutto avvolge, con lo sfondo della Basilica utilizzato per rilanciare immagini e suggestioni, interagendo con un pubblico trepidante che non ha mai mancato di restituirle la sua approvazione, seguendola con pieno sguardo sulla scena fra le leggende e le contraddizioni di una città che resta unica al mondo.
Uno spettacolo ben ponderato, costruito su un percorso vibrante tra racconti e canzoni (Da "Nuttata e Sentimento" a “Reginella”, “Dove sta Zazà” fino alla sempre spassosa “Io mammeta e tu” e “Lacreme napulitane), tra quella Partenope a lungo vagheggiata e le ninne nanne dei vicoli, sospese nella devozione, passione e bellezza di un pugno di canzoni memorabili. La Rossi non può certo prescindere dal suo essere una (brava) attrice: su tutto è quindi aleggiata una palpabile aura recitativa , capace di suscitare emozioni e di mantenere vivo l'interesse nei confronti di una materia che ha interpretato con avvincente piglio e quel pizzico di brio che a volte ha finito con lo stravolgere la drammaturgia del secolare repertorio affrontato, come invece riesce ad applicare quasi millimetricamente e con quella calibrata dose di emotività e retorica, un'altra grande amica del festival come Lina Sastri, ogni volta che sale sul palco, giusto per intenderci. Ma che la Rossi possieda stoffa e talento è indubbio.
Piace a un pubblico trasversale che la segue anche al di fuori delle sue belle prove sul piccolo schermo, in cui ha messo tanto delle sue radici: "Questo spettacolo è un sogno che si finalmente si è realizzato- ha confessato ancora- Ce lo avevo nel cuore da tantissimo tempo. Io credo che le cose si concretizzino nel momento giusto e anche per questo ho deciso di non parlare di me, perchè non volevo che fosse ego-riferito. Ci sono dei momenti legati alla mia famiglia, quando parlo della guerra e dei treni dei bambini: come ho raccontato nel film di Cristina Comencini, mia nonna è stata una di quei bambini. Racconto anche di una mia antenata che è stata la prima cantante femminista della storia. Sapere che ho dentro un po’ di lei mi commuove molto. Sono in una fase in cui voglio raccontare la mia visione di questa città per farla scoprire a chi non la conosce, a chi pensa di conoscerla e vorrei farla riscoprire a chi la conosce". Standing ovation finale e perfetta l'organizzazione curata dal promoter Gianluigi Fabiano: ormai la società "L'Altro Teatro" è diventata una realtà fondamentale per la distribuzione di teatro e musica di livello in Calabria.
La chiusura è affidata alla stessa Giordano: “ Ogni anno inseriamo un appuntamento che riguarda Napoli coerentemente al macro-tema del festival- Nuove Rotte Mediterranee- che poi si snoda annualmente in “Transiti”, poi in “Approdi” e quindi in “Permanenze “ Napoli è tutto questo, da sempre e per sempre. E il festival come questo non rappresenta certo una giustapposizione di spettacoli, ma piuttosto un percorso di senso.” Adesso il Festival si trasferisce in apertura di w-end a Soverato, dove presso il giardino botanico santicelli, venerdì 8 agosto alle ore 22 si esibiranno gli Avion Travel guidati da Peppe Servillo, impegnati sul palco con l'Orchestra Sinfonica Brutia, alle prese con un fascinoso repertorio musicale sospeso fra tradizione e innovazione. Tutte le altre info su www.armoniedarte.com
(Foto di Massimiliano Natale)
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