Sergio Costanzo: "Forza Italia fortemente ridimensionata"

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Continua la disfida dell'analisi del voto delle Europee fra Sergio Costanzo e Domenico Tallini

  09 giugno 2019 16:07

Le elezioni Europee e le amministrative in numerosi comuni del catanzarese si sono celebrate, ma continua ugualmente il duello fra i due ex alleati Sergio Costanzo e Domenico Tallini sull'analisi del voto del 26 maggio. Di seguito, l'ultimo affondo del leader di #fareperCatanzaro

Nemmeno nelle migliori trame dei film di satira politica di “Cetto La Qualunque” avevamo assistito a tanta arte. Quello che si autodefinisce il “professore” dei numeri e stratega della politica locale(il segretario provinciale di FI) invece di smentire la mia circostanziata analisi sul dato politico frutto delle elezioni del 26 maggio scorso, tenta, invece, una azione di “distrazione di massa” avventurarsi in disamine sul mio gruppo politico “Fare per Catanzaro” che non conosce e dal quale avrebbe, invece molto da imparare. Questo perché, malgrado il suo atavico percorso politico, non ha ancora chiara la differenza che passa tra Leader e Capo.
Il Leader è la guida di un partito o di uno schieramento politico o sindacale o di un movimento culturale e quindi, è quello riconosciuto tale da un gruppo di persone e viene sostenuto, gratuitamente, nelle proprie battaglie politiche a favore delle comunità e dei più deboli. Il Capo è colui che per mantenere un minimo di potere contrattuale e gestionale deve garantire postazioni nelle strutture comunali, provinciali e regionali deve garantire assessorati,incarichi e prebende e tanto, altrimenti sarebbe abbandonato da tutti per la sua arroganza e presunzione. Chi sta nel mio Movimento lo fa per la stima che mi ripone e perché condivide il mio percorso politico, che sicuramente sarà anche correlato da qualche sconfitta, ma che ci consentirà sempre di camminare a testa alta tra i nostri cittadini e non nascondersi come succede a certi Capi politici, ogni riferimento è puramente casuale!E’ vero che “Fare per Catanzaro “ è un gruppo composta da differenti pensieri politici e dove ognuno li ha sempre potuto esprimere liberamente senza censure da parte del sottoscritto. Al contrario di come avviene in altre formazioni dove prevale la dispotismo assoluto. Da noi una cosa ci accomuna ed è fuori discussione: combattere il “sistema” creato da Tallini e dal suo subalterno Abramo che ha portato il nostro Capoluogo di regione, la nostra amata città, a presentarsi come la Cenerentola della Calabria. Quindi stia tranquillo il Capo di FI dovunque andrò, qualsiasi cosa farò sarà sempre dalla parte opposta alla sua! Tornando ai numeri tanto cari al “professore” di se stesso, mi devo rivolgere sempre a lui visto che dal suo gruppo, composto da bravi ragazzi, non emerge nessuna figura in grado di sostituirlo, perché dal “professore” stesso sempre emarginati a ruoli di portaborse. Per il “Capo-professore”, e per FI, i numeri sono inesorabili così come già successo il 4 marzo del 2018 e il 26 maggio 2019 è stata l’ennesima sonora bocciatura! Forza Italia è stata fortemente ridimensionata, nell’area di riferimento del coordinatore provinciale. Nelle città di Catanzaro e Lamezia Terme sia nel voto europeo e che nelle amministrative il calo di FI ha fatto si che il centrodestra perdesse in tutti i comuni dove si è votato… Se non è vero il “professore –di matematica politica” smentisca. Questo lui lo ha capito e tenta di accaparrarsi anche il successo della Lega. Lui si che è stato escluso da qualsiasi appiglio, malgrado i suoi pellegrinaggi ferragostani e lecchinaggi al leader Salvini, tentativo anche nei meriti per la crescita inarrestabile di FdI e della sua leader Wanda Ferro, altro incubo dello “stratega”. Tormento al quale si aggiunge quello della possibile entrata in FdI del gruppo che fa a capo Piero Aiello che finirebbe per esautorarlo definitivamente dal centro destra. Quindi per FI si prospetta sempre più un ruolo marginale con il suo leader lacerato sempre più dalle lotte interne. Questi si che sono vere, come l’abbandono di elementi di spessore politico come Giovanni Merante e Antonio Trifiletti e, solo ultimo in ordine di tempo, l’attacco del collega Gironda, di FI e vicino all’on. Claudio Parente, al vice Presidente della Provincia Montuoro, sempre di FI e vicino allo stesso Tallini. Quindi caro Capo di un esercito senza bandiera e senza speranza, ridotto a una “armata Brancaleone”, invece di guardare la pagliuzza negli occhi degli altri, pensi alla trave che hai nei propri e magari trova il modo per aumentarti i tuoi vitalizi come è successo nell’ultimo consiglio regionale... In questo si che sei un vero MAESTRO!

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