Serie C. Consiglio Direttivo, ecco la proposta: ripartenza sostenibile con play-off su base volontaria e play-out. Domani, primi test individuali per Corapi e compagni

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Playoff e playout economicamente e tempisticamente più fattibili. Promosse le prime classificate di ogni girone e retrocesse le ultime.
Questa la proposta che sarà presentata al Consiglio Federale.

Tutto questo è stato deciso, oggi pomeriggio, nel corso del Consiglio Direttivo di Lega Pro, alla presenza del presidente della Figc Gabriele Gravina. Deciso quindi il destino della Serie C, che, a differenza delle altre due leghe, non dovrebbe riprendere in toto, ma solamente, come già annunciato, con playoff e playout, economicamente e tempisticamente più fattibili.

Saranno promosse le prime classificate di ogni girone, e retrocesse le ultime. Questa la proposta che sarà presentata al Consiglio Federale.

Ma non tutti i club scenderanno in campo. Con grande probabilità, infatti, le prime dovrebbero salire direttamente in B mentre le ultime retrocesse in D. I playoff dovrebbero essere su base volontaria mentre i playout dovrebbero giocarsi entro il 30 giugno. Date possibili per l'inizio dei playoff il 21 e il 27 giugno. Si attendono a breve comunicazioni in merito.

In buona sostanza, prevale la linea del campo e della ripresa della macchina industriale del calcio, come più volte sottolineato dallo stesso presidente della Figc Gravina.

Sui tempi e le modalità toccherà attendere il Consiglio federale del 3 giugno che valuterà la proposta ed eventualmente date, Protocollo sanitario da rispettare e i club che intendono partecipare ai play-off.

Il Catanzaro è tra le squadre che senza dubbio ne faranno parte grazie ad un gruppo di calciatori motivato e una società che fin dal primo giorno ha sostenuto l'idea della ripresa. Da domani Corapi e compagni svolgeranno i primi test individuali nella sede della società e da domenica i primi allenamenti, secondo quanto previsto dal Protocollo sanitario attuale e dalla normativa vigente.

Per quanto concerne la Riforma del calcio italiano bisogna ancora attendere per capire quali sono le intenzioni della Lega e la reale volontà di cambiare le cose. Il governo ha di dimostrato grande apertura, ma ora tocca alle varie leghe, ai club, a sistema calcio capire cosa fare per rendere sostenibile questa industria che coinvolge milioni di persone e muove miliardi di euro.  

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