“Con questa legge poniamo un’attenzione alta verso il sociale individuando linee specifiche di azione che vadano incontro a specifici bisogni di chi ha la necessità di poter vivere avendo le stesse opportunità di tutti gli altri. Dove le opportunità per una vita migliore non ci sono bisogna che le riproduciamo anche attraverso gli strumenti normativi”.
Lo ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio intervenendo alla conferenza stampa, organizzata dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici) e dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb), durante la quale è stato illustrato il progetto di legge n. 17/2019 riguardante “interventi per l'assistenza a favore dei ciechi pluriminorati”, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale lo scorso mese di maggio.
All’iniziativa sono intervenuti anche l’assessore regionale al welfare Angela Robbe, il consigliere regionale e presidente della III commissione consiliare Michele Mirabello, promotore del progetto di legge per lo sviluppo di servizi a favore dei ciechi pluriminorati, la presidente dell’Iapb Luciana Loprete, il presidente del Consiglio regionale dell’Uici Pietro Testa, la consigliera nazionale dell’Uici Annamaria Palummo, il consulente legale Uici Annunziato Antonio Denisi.
Presenti nella sala oro della Cittadella a Catanzaro anche numerosi rappresentanti dei Comitati territoriali Iapb e dei direttivi territoriali Uici della Calabria.
“La Calabria – ha proseguito Oliverio – fa da apripista alle altre Regioni d’Italia dato che si tratta del primo strumento normativo in materia a livello nazionale. Nel sociale abbiamo recuperato notevoli ritardi. La società misura il suo grado di civiltà se consente a chi è portatore di handicap di ridurre al minimo le sofferenze. Questa legge scaturisce da questa consapevolezza. Da una visione sulla quale abbiamo impostato tutta la nostra azione di governo. Una linea che a 360 gradi punta a prestare attenzioni concrete alle diverse problematiche sociali”.
Oliverio ha poi messo l’accento sul lavoro sinergico di tutti i componenti della Giunta e del Consiglio regionali, dei presidenti e dei membri della Associazioni di categoria. Ha ringraziato tutti per l’impegno messo in campo e anche il consigliere regionale e presidente della commissione bilancio Giuseppe Aieta, presente all’incontro, per il finanziamento alla legge con 300 milioni di euro.
“Un finanziamento triennale – ha specificato Oliverio – che consente di dare continuità all’iniziativa con interventi pluriennali, un concreto aiuto per i Comuni, per creare le basi per una irreversibilità verso queste problematiche, che troveranno spazio anche nella nuova programmazione europea 2021/2017 e che avranno ricadute anche sull’economia e sull’occupazione. Si tratta – ha concluso il presidente Oliverio – di una grande legge che ha tanta anima: una legge umana che rappresenta un atto concreto di vicinanza e sostegno della politica a favore dei disabili e delle loro famiglie”.
“Siamo stati protagonisti – ha affermato Mirabello - di una bella pagina di politica che guarda alla formazione, all'inclusione sociale e soprattutto alla riabilitazione di una categoria particolarmente svantaggiata come quella dei ciechi pluriminorati”.
L’assessore Robbe ha parlato di “un supporto straordinario a favore dei pluriminorati e delle famiglie. Di una legge che rappresenta anche un pezzo di civiltà e che testimonia come a partire da un contesto generale di attenzione al sociale di tutte le fasce di disagio poi ci si entra nello specifico con delle norme che riguardano le singole esigenze per andare incontro agli specifici bisogni e per garantire a tutti le stesse opportunità. Il progetto di legge si lega ad altri strumenti d’inclusione sociali finanziati da questa Amministrazione regionale”.
Tutti gli intervenuti hanno espresso soddisfazione e ringraziamenti per l’approvazione di questo progetto di legge.
“Oggi – ha detto Luciana Loprete - la Regione Calabria ha reso la nostra terra migliore”. “Una legge di servizio – ha affermato Testa - ha ci consentirà di lavorare in tutti i territori al servizio dei ciechi e delle loro famiglie”. Per la Palummo: “un’azione che aspettavamo da tempo che non è solo di riconoscimento della situazione di difficoltà, ma anche della volontà d’intervenire attraverso uno strumento formale. Un bel successo per tutti”.
Denisi ha rappresentato l’iter che ha portato all’approvazione della legge in 1.057 giorni esplicitata in 5 articoli che prevedono la prevenzione della cecità, la riabilitazione, l’integrazione sociale e lavorativa, l’educazione e la formazione, con interventi mirati alla tutela dei diritti e delle pari opportunità per i ciechi pluriminorati nella scuola, nel lavoro e nella società
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