Servizio 118 Catanzaro. È sempre emergenza, l'Asp: "Mancano 27 medici. Postazioni scoperte fino a dicembre"

L'Asp di Catanzaro costretta ad adottare 'misure temporanee eccezionali' per far fronte ai vuoti di organico che pregiudicherebbero i servizi ai pazienti

di GABRIELE RUBINO

Proteste, dimissioni e inchieste. Il servizio dell'emergenza urgenza dell'Asp di Catanzaro è ormai da tempo una polveriera. Tutte queste vicende 'parallele' hanno prodotto un'emorragia di medici nel servizio 118 del Catanzarese. E lo ammette la stessa Asp. Per il direttore del dipartimento Emergenza Urgenza e per il referente unico del Seu 118, rispetto al fabbisogno, ne mancano addirittura 27.

Numeri spuntati in una relazione inviata alla direzione generale. L'effetto è dirompente: "la mancanza dei medici suddetti non consentirà, negli ultimi giorni di ottobre nonché nei mesi di novembre e di dicembre, di coprire tutti i turni e che, pertanto non sarà possibile garantire la necessaria presenza dei medici in ogni postazione di emergenza territoriale con grave vulnus per il servizio e per l'utenza". È un grido d'allarme che supera per una volta il tipico tono asettico del burocratese.

L'Asp aveva da tempo avviato una serie di procedure per tamponare la falla, tuttavia ora non c'è più tempo e come stabilito da una delibera del dg facente funzioni Ilario Lazzaro sono necessarie "misure temporanee eccezionali". Quali? I medici convenzionati saranno chiamati a coprire i turni in cui mancano i camici bianchi con ore 'eccedenti' rispetto al normale orario lavorativo. L'Asp ha stanziato 30 mila euro per coprire 36 ore ad ottobre, 100 ore presso le postazioni di emergenza territoriale sia a novembre e sia a dicembre e altre 100 in ciascuno degli ultimi due mesi dell'anno a disposizione del direttore della centrale operativa del 118.

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