di PAOLO CRISTOFARO
SQUILLACE – Tra le colline affacciate sull’omonimo golfo, Squillace rappresenta un gioiello per la storia, l’archeologia e la cultura calabrese. Un patrimonio storico non indifferente e di assoluta importanza, che potrebbe far vivere il borgo di turismo per dodici mesi l’anno, rappresentando un polo d’attrazione per l’intero territorio del catanzarese. Purtroppo, i suoi siti storici e l’immenso patrimonio locale rimangono quasi tutti privi di adeguata valorizzazione. L’unico sito archeologico valorizzato adeguatamente, negli ultimi anni, è stato il castello normanno-svevo, preso in gestione da “I Giardini di Hera”, dell’archeologa Chiara Raimondo. Il Ponte del Diavolo (un’affascinante struttura medievale), l’antica torretta d’avvistamento, l’antica bottega dei ceramisti, la chiesetta gotica di S. Maria della Pietà (XIII secolo), la Casa di Cassiodoro, rimangono tutti privi di adeguata attenzione e promozione. Il Ponte del Diavolo non è mai stato pubblicizzato né inserito in percorsi turistici idonei, versando in stato di totale abbandono.
La Casa di Cassiodoro (un antico edifico bizantino) insieme all’antica bottega dei vasai, aprono in rare occasioni di festa, rimanendo, anche nella stagione estiva, solitamente chiusi. Stessa – e forze più triste – sorte quella della chiesetta gotica di S. Maria della Pietà, un gioiello architettonico medievale del XIII secolo, età federiciana, da sempre abbandonato all’umidità, alle rondini, alle sterpaglie. Salvo occasioni particolari in caso di eventi o attività di volontariato delle associazioni locali, l’edificio rimane anch’esso sempre chiuso. Recenti indagini scientifiche svolte da una professionista indipendente, Marianna Gentile, esperta scientifica dei beni culturali e collaboratrice di restauro, hanno evidenziato le drammatiche condizioni strutturali e di conservazione del sito, che rischia addirittura il crollo. Una struttura segnalata più volte alla soprintendenza e alle autorità competenti, senza esito. Una prima valutazione, effettuata a titolo gratuito e volontario, da alcuni ingegneri e geometri, ha confermato il pericolo di crolli e possibili danni importanti al monumento.
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