Slow Food Catanzaro. Il prof Giuseppe Caruso è il referente per la biodiversità

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Il referente Biodiversità Giuseppe Caruso
  06 aprile 2020 11:56

Il coronavirus non ferma le iniziative di Slow Food. Molti, infatti, i progetti in campo che si stanno susseguendo all’interno della rete a sostegno dei piccoli produttori e  degli associati. In tempo di emergenza sanitaria,  anche nell’Associazione del cibo buono, pulito e giusto, si fa ampio utilizzo delle tecnologie informatiche per organizzare meeting e per mantenere il necessario contatto sociale anche se solo visivo tra i partecipanti. La Condotta di Slow Food di Catanzaro, riunita sotto la presidenza della Fiduciaria, Patrizia Costantino, in una riunione calendarizzata ha voluto esprimere la vicinanza dell’Organizzazione a tutti i sanitari che stanno profondendo la loro opera per salvare vite umane inviando i sentimenti di riconoscenza per la loro importante attività. Nell’incontro on line, la stessa riconoscenza è stata espressa, per le forze dell’ordine che presidiano il territorio e consentono il mantenimento delle misure di contenimento del contagio e per  tutti i lavoratori che stanno consentendo al Paese di resistere.

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Patrizia Costantino

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Il comitato di Condotta costituito oltre che dalla fiduciaria Patrizia Costantino e anche da Nicola Fiorita, Lucia Talotta, Salvatore Rotundo, Alfredo Marchese, Stefano Alcaro, William Panzino, Francesco Bianco, Stefano Rabolini, Marco Mazzei, Angela Sposato, Giuseppe Costabile ha affidato  il ruolo di referente di Condotta  per l’Arca del gusto e per i Presìdi, a Giuseppe Caruso, dottore  di ricerca in Botanica. Caruso agronomo, insegnante presso l’Istituto Tecnico Agrario di Catanzaro assume la responsabilità di uno dei settori cruciali dell’organizzazione di Carlin Petrini, quello della promozione e tutela della Biodiversità, un settore nel quale Caruso è sempre stato attivo, nel quale ha sviluppato importanti competenze che oggi mette a disposizione della rete slow food. La nomina è contestuale ad un rilancio delle attività regionali per l’aggiornamento dei prodotti dell’arca del gusto.

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La biodiversità agroalimentare e l’agricoltura familiare e di piccola scala sono in pericolo infatti in tutto il mondo, a causa dell’industrializzazione dell’agricoltura, dell’erosione genetica, della trasformazione degli stili alimentari, dei cambiamenti climatici, dell’abbandono delle aree rurali, delle migrazioni e dei conflitti.

Un patrimonio straordinario di frutta, verdura, razze animali, formaggi, pani, dolci, salumi: l’Arca del Gusto segnala l’esistenza di questi prodotti e denuncia il rischio che possano scomparire. Nella sua attività  Caruso si relazionerà, a livello Regionale, con Mariangela Costantino e Alberto Carpino, rispettivamente responsabili dell’Arca del gusto e dei Presìdi slow food.

Approfittando della permanenza forzata in casa si prosegue attivamente con le attività formative messe in piedi dalla rete “Slow food in azione”, grazie all’incessante opera del giovane Mattia Maruca, vulcanico e appassionato animatore della rete slow food (Condotte, Comunità, Comunità del cibo, Produttori dei Presidi) in questo momento particolare.

Le condotte Slow Food provinciali sono impegnate a sostenere il lavoro dei piccoli negozi di vicinato, che comprendono, tra gli altri, alimentari, panetterie,  fruttivendoli,  la cui importanza si evidenzia prepotentemente nel periodo più difficile della nostra storia. L’Associazione invita i propri iscritti e la popolazione, di sostenere con acquisiti consapevoli il lavoro di questi baluardi della distribuzione sul territorio, raccomandando di non dimenticarsi della loro rassicurante presenza in questo periodo, ma anche quando si ritornerà alla normalità.

Infine, ma non per ultimo la Fiduciaria di Catanzaro segnala le fattive iniziative che si stanno mettendo in campo per il sostegno dei piccoli produttori calabresi. In particolare il sostegno si concretizza nel mettere a disposizione dei produttori che abbracciano la filosofia di slow food, una piattaforma on line per la vendita dei loro prodotti in questi momenti di difficoltà. "Nessuno dovrà essere lasciato solo e indietro,  specie quei produttori che non hanno accesso a forme di distribuzione organizzata ma che si affidano di più alle vendite nella dimensione territoriale, che stanno soffrendo di più. Rivedremo e ripenseremo a tanti aspetti della nostra vita e con uno spirito rinnovato, perché vissuto sulla propria pelle, guarderemo con altri occhi ciò che per molto tempo abbiamo tralasciato e ciò ci consentirà di rialzarci dalle inevitabili difficoltà e come dice Carlin Petrini “solidarietà, comunità e cooperazione sono le chiavi per ripartire”.

La Condotta di Catanzaro ha fatto proprio l’hasstag #stayhomestayslow in cui sta l’essenza dell’essere comunità slow food anche ai tempi del corona virus.

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