"Siamo in grado, oggi, di essere co-protagonisti dal basso di una nuova economia, di un’altra economia: quella della bellezza dei luoghi, della ricchezza e della autenticità dei paesaggi e delle produzioni agroalimentari; la grande bellezza dello straordinario patrimonio architettonico ed archeologico ereditatosi in secoli di dominazioni ed apporti culturali ed identitari diversi; ed ancora la grande bellezza dell’enogastronomia, della biodiversità e delle risorse naturali preziosissime di questa terra, su tutte le acque ed i fanghi termali. Le stesse acque e gli stessi fanghi che, così come raccontiamo agli ospiti delle nostre strutture, 2.500 anni fa venivano utilizzati nei bagni e nelle strutture termali della più lussuosa, elegante, bella, colta e invidiata città del mondo allora conosciuto: Sybaris".
È quanto ha dichiarato Mimmo Lione, amministratore unico delle Terme Sibarite, intervenendo nel corso dell’evento aziendale dal titolo Sybaris, la Grande Bellezza. Ripartiamo dalle cicogne. Inserito nel. quadro di un impegno di responsabilità sociale ormai riconosciuto e consolidato nella sensibilizzazione alla qualità della vita, alla prevenzione ed alla salute, alla tutela delle risorse naturali ed alla promozione del patrimonio identitario territoriale, l’iniziativa, molto partecipata, è stata ospitata nell’area piscina del complesso termale sito nel centro storico di Cassano allo Jonio.
Il fango delle antiche terme di Sybaris. – Attraverso dei trattamenti ad hoc effettuati dallo staff della struttura termale e dall’estetista Eleonora Mainieri, sono state illustrate, spiegate e dimostrate le storiche proprietà benefiche, terapeutiche salutari del fango utilizzato sin dall’antica e famosa Sibari magno greca. In contemporanea si è tenuta una conversazione all’aperto su identità, cibo, salute e bellezza come ingredienti della sostenibilità ambientale e dello sviluppo dei turismi alla quale, coordinati da Lenin Montesanto, oltre all’Amministratore Lione, sono intervenuti anche il Vescovo della diocesi di Cassano Francesco Savino, l'archeologa Tiziana Prezio, il volontario del gruppo Cicogna bianca Calabria della Sibaritide Salvatore Golia, il direttore sanitario delle Terme Francesca Napoli e l’Agrichef Enzo Barbieri. L’evento è stato impreziosito da un contest fotografico dedicato al fango sibarita, accompagnato dal dj set con le modelle della Carli Fashion Agency e dallo speciale racconto sul cibo identitario di Barbieriche che ha proposto una degustazione di lagane tipiche della tradizione magno greca preparate artigianalmente nello show cooking insieme al riso di Sibari con zafferano di Cassano in abbinata ai vini della Cantina Statti di Lamezia.
"Se non c’è nel 2019 – ha proseguito Lione – termine italiano più presente in tutti i dizionari del mondo, della parola Sibarita e che in tutte le traduzioni riporta comunque al senso della bellezza, della lusso e del piacere, ma anche della qualità della vita, allora tutto torna. E ci impone – è andato avanti – di ripartire esattamente da quel patrimonio, che non è soltanto di memoria o di storia, di archeologia o di passato, ma che è fatto di presente e di futuro. Di quel futuro che rappresenta un ritorno all’autentico, alla forza ed allo spirito dei luoghi, alla ricchezza di ciò che c’è ed è sotto i nostri occhi ma anche alla ricchezza di ciò che non c’è: come ad esempio le cicatrici indelebili di un determinato modello di sviluppo dimostratosi fallimentare e nemico dell’ambiente e che in tanti territori, dal Nord al Sud, ha definitivamente mutato destinazione, cancellando passato, presente e futuro. – Il nostro futuro è invece ancora tutto qui. Ed è custodito – ha scandito l’Amministratore delle Terme Sibarite – non solo simbolicamente in quei numerosi nidi di cicogne che rappresentano indiscutibili icone di bellezza, vessilli di speranza e messaggi di orgoglio per una terra che evidentemente è ancora sana, pulita e bella; una terra che – ha concluso Lione – questa sua grande bellezza deve imparare a conoscere di più anzi tutto al suo interno per meglio e più efficacemente condividerla con il mondo intero, come vero valore aggiunto, dono inimitabile ed esperienza unica ed irripetibile".
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