di CARMEN MIRARCHI
Oggi il ricordo della tragedia del camping Le Giare avvenuta 21 anni fa a Soverato.
Una cerimonia sobria alla presenza dei rappresentanti delle forze dell'ordine, del primo cittadino di Soverato Ernesto Alecci e del Presidente del consiglio comunale di Soverato, Emanuele Amoruso. A celebrare la messa in ricordo delle 13 vittime è stato Don Alfonso Napolitano, parroco della Perla dello Jonio.
Una notte terribile che è nella memoria di tutti per non dimenticare le 13 vittime: Ida Fabiano, Serafina Fabiano, Mario Boccalone, Raffaele Gabriele, Paola Lanfranco, Iolanda Mancuso, Giuseppina Marsico, Franca Morelli, Rosario Russo, Antonio Sicilia, Salvatore Simone, Concetta Zinzi e Vinicio Caliò.
21 anni fa le forti piogge cadute nelle 48 ore precedenti hanno ingrossato il torrente di Beltrame (vicino Soverato) in un’area soggetta ad esondazione naturale. La zona a ridosso della struttura del Camping “Le Giare” era soggetta ad incendi estivi e quando l’acqua del torrente ha esondato, ha trascinato con sé tronchi e detriti. Tronchi e detriti formarono una sorta di “diga” e quando questa cedette “esplose una bomba d’acqua” e l’ondata di piena fu ancora più distruttiva.
La strage di Soverato finì sulle prime pagine dei giornali italiani e sui tg nazionali. Fu un momento tragico e scioccante per tutti i calabresi che chiedono ancora a gran voce la messa in sicurezza del territorio.
"Una ferita che deve rimanere aperta e bruciare affinché sia un monito per tutti noi e determinate tragedie non avvengano più" ha detto Alecci. "Era un campo estivo dell'Unitalsi con ragazzi che avevano disabilità. Tra le vittime questi ragazzi ma anche alcuni loro accompagnatori con un corpo mai ritrovato, quello di Vinicio Calio" ha aggiunto il primo cittadino che ha sottolineato come per la tutela del territorio si stiano facendo "passi in avanti".
"Ci sono tante amministrazione comunali giovani che vogliono fare le cose per bene. Sono a qualche anno fa c'era più lassismo e superficialità adesso è chiaro che la Regione Calabria deve fare la sua parte finanziando interventi per la messa in sicurezza del territorio. I Comuni devono mappare il territorio evidenziando agli enti quali sono i luoghi pericolosi. Bisogna lavorare di squadra. Al momento c'è un finanziamento importante di 5 milioni di euro per mettere in siti territorio. La Regione Calabria deve aiutare i Comuni ma ci deve essere anche maggiore amore e maggiore senso civico" ha concluso Alecci.
Nelle parole di uno dei familiari delle vittime la memoria e l'amarezza per una tragedia che forse poteva essere evitata.
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