Speziali: “Il processo a Salvini e la violenza (vera) di certuni”

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  16 settembre 2024 07:11

di VINCENZO SPEZIALI 
 

Ai giorni nostri, ciascuno di si confronta con un'umanità variegata. E spesso, taluni, incarnano gli aspetti deleteri di essa, tant'è che codesta, può, talvolta, metaformizzarsi, passando dal rispetto e dall'osservazione dei sani principi cardini, a quelli inesorabilmente deleteri.

Ieri (15 Settembre), difatti, ho inviato un messaggio privato e di sincera solidarietà, al Presidente Salvini, di cui mi onoro essere amico, poiché lo considero e so essere, una persona perbene.
 
Certo, si può, tranquillamente, trovarsi d'accordo o meno, alle volte e su alcuni temi, epperò rimane intatta, sia la solidarietà, sia l'amicizia, sia la stima, sia, soprattutto, la condivisione di un serio, anzi serissimo 'allarme democratico', non rappresentato da lui, bensì da chi in pubblico processo rappresenta, nei suoi confronti, l'accusa.
E, si badi bene, tale accusa è più, in generale, verso la politica nel particolare, quindi le funzioni che essa dovrebbe esercitare, in virtù dei poteri sanciti in Costituzione, tra l'altro a fronte del mandato popolare, che è conferito ai parlamentari, così come a tutti gli eletti (pur non avendo noi, disgraziatamente una legge elettorale con le preferenze, bensì il feticcio o il simulacro della stucchevole cooptazione).
 
Ordunque, alcune riflessioni, sono corrette e d'uopo, poiché parimenti a quanto dico da sempre, non è più consentito e consentibile, siffatta 'invasione di campo', da parte di magistrati, i quali, all'interno della loro corporazione, in taluni casi, sono 'magistratorucoli', impegnati di una foga 'ideologicumemente' militante, fanatica, antidemocratica, tipica dei regimi totalitari, siano essi di matrice laica quale fu l'URSS, oppure a trazione (finto)religiosa parimenti a quanto ancora persiste nell'Iran degli Ayatollah.
Insomma, purtuttavia, ci troviamo, in entrambi i casi succitati, innanzi a sistemi non tipici, doverosi e rispettoso di uno 'Stato di Diritto', bensì a fronteggiare luoghi e nefaste concezioni da 'Incultura del sospetto'.
Disgraziatamente, così è divenuta la nostra Italia, laddove oramai il 'verbo' di Nostro Signore, diventa una sorta di chiacchiera da bar, rispetto alle, presunte ma apocrife è settarie, impostazioni o parole, di qualsivoglia P.M.
Avevano ragione -eccome se non ne avevano- Francesco Cossiga e Peppino Gargani, nel denunziare le derive di 'questi qui', con calzanti 'parole di fuoco': Cossiga, difatti, nel suo libro, 'La passione e la politica', del 2000, affermò che "giocano, alla Repubblica dei giudici, con annesso parlamentino dei magistrati, in luogo al plenum del CSM"(ed io aggiungo che tale acronimo non sta per Centro di Sanità Mentale); Gargani, invece, scrisse un pamphlet dettagliato, ancorché raccapricciantemente vero e condiviso, il cui titolo la diceva tutta, ovvero 'La Repubblica dei Pubblici Ministeri'.
Orbene, al netto che chiunque, in una condizione di reale democrazia, è libero, sino a che non impatta nella non osservanza delle leggi, persino di ammirare chicchessia, quindi pure il fautore delle purghe staliniste, quale fu l'infausto accusatore e Procuratore delle medesime, cioè Andrej Januar'evic Vyšinskij, per quanto riguarda il sottoscritto, preferisco rifarmi a persone serie e perbene, quali Cesare Beccaria, che difatti nel suo scritto 'Dei delitti e delle pene', circostanziava spazio, luogo e tempo, in merito all'azione giudiziaria e alle relative e giuste eventuali condanne.
 
Ma si può, si può veramente, mettere sotto processo, con accuse mirabolantemente fondate sul 'pregiudizio apreconcettualostico e moralisteggiante', per di più basato sull'ideologicune, un Ministro, che esercita le sue funzioni, condivise da un intero Governo (vi sono i testimoni)?
Suvvia, non scherziamo, poiché qualcuno, da libero cittadino, potrebbe tranquillamente, a sua volta, presentare regolare denuncia, avverso certuni soggetti, fossero pure P.M (di provincia o meno), ipotizzando, proprio sulla scorta di atti 'inquisitori' tipo -buon ultimo, quelli di Salvini, ma tornando indietro nel tempo, persino i procedimenti poi dichiarati 'nulli' dell'inchiesta 'Stato Mafia'- dicevo, quanto alla fine della fiera, un coraggioso si trova sempre (lo dimostra l'attività encomiabile dei partigiani, durante la Resistenza), quindi si potrebbe financo ipotizzare un esposto, per 'Violenza e minaccia a Corpo dello Stato', ovvero, segnatamente, l'intero Governo dell'epoca, il quale oggi, si ritrova attraverso il Ministro Salvini, sotto processo, a fronte di difesa dei confini nazionali.
Se anche ciò l'ANM, dovesse considerare sovversivo, ovvero una denuncia, allora, a mie spese, pagherei per loro tutti, un biglietto in Business Class (pur se tanti non sono abituati a viaggiare in essa), con destinazione Teheran. Ovviamente sulla Iran Air.

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