"E' arrivata la conferma della firma che sblocca definitivamente il tanto atteso bando di riqualificazione dei borghi calabresi. Sono 136 milioni di cui 100 milioni per i comuni in graduatoria e 36 milioni per quegli imprenditori che aspettavano da tanto la conferma che i loro progetti potessero essere valutati dalla commissione e quindi messi in atto". Sono le parole del presidente facente funzioni della Regione Calabria, Ninò Spirlì, pronunciate poco fa nel corso di una diretta su Facebook.
"E' stata una lunga battaglia burocratica e politica, nella quale ho creduto sin dal primo momento, sin da quel lontano fine maggio 2020, quando la presidente Jole Santelli ha voluto che fossi proprio io assessore ad occuparmi del bando borghi che aveva avuto un brutto destino e si era arenato dietro ad una lungaggine burocratica che ne aveva anche in un certo senso avvelenato il cammino. Sono molto contento. Sono molto contento di poterlo annunciare questa sera. La graduatoria è stabilita dal lavoro di una commissione che ha valutato l'importanza dei progetti e c'è stato anche un lavoro fatto da me personalmente in questi mesi e dai funzionari, proprio per verificare che questo bando potesse andare avanti e regalare alla Calabria una serie di interventi che andranno a riqualificare i nostri borghi, per i visitatori o per chi deciderà di andarci a vivere. Sono felice di aver sbloccato anche i 36 milioni per l'altra parte del bando, destinata ai privati con progetti relativi alla ristorazione, all'ospitalità e al settore piccolo-alberghiero proprio all'interno dei borghi", spiega Spirlì.
"E' una di quelle serate che, pur nella stanchezza, ci danno respiro. I cantieri daranno lavoro a tante persone e rimetteranno in piedi, per quanto possibile, il settore dell'edilizia. Avremo modo con sindaci ed imprenditori di poterci scambiare delle opinioni proprio per far sì che la nostra Calabria si possa arricchire sempre di più di cose belle. Altri 256 milioni, bloccati dalla precedente amministrazione, sono in fase di sblocco, riguardano tanti progetti legati ai beni culturali. Stiamo facendo un lavoro capillare per individuare progetti fermi. Vogliamo far sì che i nostri castelli, le ville, i parchi archeologici, i musei, non patiscano i danni del tempo e anche dell'incuria. Prima di andar via voglio lasciare il buon ricordo di una persona che entrando in queste stanze ha voluto lavorare per i propri corregionali. Quando si fa parte delle istituzioni passa attraverso impegno, costanza e tenacia. Lavorerò sino all'ultimo giorno", conclude il presidente.
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