Costringerlo a dimettersi dal Consiglio comunale perché non in regola con il pagamento dei tributi e perché non era più gradito: il sindaco di Squillace, Pasquale Muccari, è indagato con l'accusa di concussione per aver indotto Mauro Ruggero, nel 2015, a lasciare la carica di consigliere comunale. Circostanza che però non si è verificata per il rifiuto di Ruggero e per ragioni indipendenti dalla volontà di Muccari.
E' quanto scrive la Procura della Repubblica di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri con un avviso di garanzia firmato dalla pm Graziella Viscomi.
E non finisce qui. Risultano iscritti nel registro degli indagati anche Nicola Anania (classe 1956), gli ex assessori Francesco Caccia (1963) e Gregorio Talotta (1978), la segretaria comunale Giuseppina Ferrucci (1967).
Secondo quanto riportato nelle carte, il sindaco, in concorso con Caccia, Ferrucci e Talotta, avrebbe consentito la vittoria di un concorso presso il Comune di Squillace a Talotta, inducendo a rinunciare ad un altro soggetto (ora deceduto) che avrebbe avuto i titoli per ottenere l'incarico. Centrale anche la figura di Caccia, che avrebbe goduto della vittoria da parte di Talotta in quanto sarebbe succeduto nel ruolo di assessore al Comune di Squillace. Situazione che poi si verifica a settembre del 2017, quando Talotta viene assunto e il giorno successivo Caccia entra in giunta. Nella stessa vicenda è indagata anche la segretaria comunale, Giuseppina Ferrucci, la quale avrebbe convinto il probabile vincitore del concorso a rinunciare alla fase finale del colloquio per far vincere Talotta. Sono accusati di corruzione in atti giudiziari.
Ora gli indagati avranno la possibilità di difendersi.