di PAOLO CRISTOFARO
Ci riprova Oldani Mesoraca, consigliere comunale di Squillace, a ritessere i fili slegati tra i due gruppi d'opposizione pronti, in vista delle comunali del 2024, a dare battaglia al sindaco uscente, Pasquale Muccari. E ci riprova con una nota stampa diffusa in questi giorni, dopo aver rinunciato, alcuni mesi fa, alla sua ricandidatura a sindaco, dopo la corsa fatta nel 2019 che però ha portato alla riconferma di Muccari. Il tentativo per il quale Mesoraca si propone come mediatore e garante (non è un mistero), è quello di avvicinare la consigliera Anna Maria Mungo, di "Squillace in Movimento" al consigliere Enzo Zofrea, di "Tuttinsieme per Squillace". Prove per un'alleanza, tuttavia, sono già naufragate alcune settimane fa, con tanto di comunicazioni ufficiali. Troppo diversi! Almeno così sembrerebbe. Dopotutto, Anna Maria Mungo è ufficialmente entrata in Fratelli d'Italia, mentre Zofrea milita notoriamente da anni nelle fila del Pd, dalla cui carica di segretario locale si è dimesso soltanto alcune settimane addietro, come da lui stesso confermato.
Ma nonostante ciò Mesoraca, che per lunghi anni ha militato nella storica Democrazia cristiana, per poi esercitare il lavoro di giornalista, concludendo con la direzione dell'Ufficio Stampa della Regione Calabria, prova a sollecitare l'improbabile connubio tra la "sorella d'Italia" Mungo e il convinto dem Zofrea. "Non faccio politica. Chi mi conosce sa che l'ho fatta, da giovane, nelle fila dell'allora Democrazia Cristiana di Aldo Moro e di Benigno Zaccagnini", esordisce nella nota Oldani Mesoraca. "Poi, per motivi professionali, ho lasciato la politica attiva ma, facendo in tutti questi anni il giornalista, seppure da un osservatorio diverso, mi sono sempre occupato della politica nazionale, regionale e di quella locale. Ed è grazie a questa lunga esperienza che sento ancora forte il desiderio, quasi il dovere, di soffermarmi, brevemente, sulla situazione politico amministrativa del Comune dove vivo e svolgo il ruolo di consigliere comunale di opposizione - prosegue Mesoraca - assieme ad Enzo Zofrea della mia stessa lista e ad Anna Maria Mungo, dell'altra lista, rimasta l'unica rappresentante dopo essersi dimesso il secondo consigliere della sua stessa lista, mentre il subentrante è passato a sostenere la maggioranza".
"Qualche mese fa, nello stupore generale e facendo una cosa mai fatta prima, ho rinunciato, pubblicamente, alla ricandidatura a sindaco. Nei giorni seguenti ho lavorato perché si giungesse alla composizione di una lista unitaria per poter sconfiggere l'attuale sciagurata amministrazione. Purtroppo, in questa prima fase, non si è giunti a tale conclusione", continua Mesoraca nella nota. "Allora - e qui ritorno alla politica vera - io mi chiedo e chiedo ai due prossimi probabili candidati, Zofrea e Mungo, è possibile che questi in anni di opposizione non abbiate capito che solo uniti si vince? Possibile che due validi esponenti di partito, quali voi siete, uno del Pd e l'altra di FdI, non riusciate a convincervi che sono facendo un accordo, fondato sulla lealtà e sulla condivisione degli obiettivi, potrete vincere?", scrive ancora il consigliere comunale. "Possibile che non vi rendiate conto che non potete consentire che Squillace cada ancora più in basso? Possibile che non v’importi nulla del futuro di questa Città? Possibile che non guardiate cosa ne sarà, dopo le elezioni del prossimo giugno, del vostro, del nostro lavoro, dei desideri e dei sogni dei giovani squillacesi? Possibile che ancora non vi è chiara la grave responsabilità che avete e porterete sulle spalle, anche dopo il voto, nel bene e nel male, qualunque sarà il risultato elettorale? Possibile che non vogliate capire che nei momenti di difficoltà, le “bandiere” dei propri partiti non si devono ammainare e chiudere nel proprio seminato, ma devono trovare maggiore impulso per unirsi e lottare assieme?", conclude Mesoraca augurandosi un nuovo tentativo di unione.
Che Anna Maria Mungo ed Enzo Zofrea tornino allo stesso tavolo pare, al momento, un'ipotesi assai inverosimile. Qualcuno, nella cittadinanza, ha visto in questa uscita politica del consigliere Mesoraca - forse a torto o forse a ragione - l'ennesimo tentativo, ponendosi come intermediario, di sperare nella proposta, da parte dei due gruppi, di candidarlo (da una posizione terza e rappresentativa di entrambi) nella corsa per le comunali, insistendo per un suo ritorno in campo. Tuttavia, lo stesso Oldani Mesoraca si è "tirato fuori dai giochi", sostenendo di non volersi ricandidare e rimarcando, dunque, con decisione questa volontà personale. L'ipotesi che voglia ritentare, quindi, non pare plausibile. Bisognerà vedere come andranno le cose. Mancano ancora alcuni mesi e le trame politiche, si sa, specialmente nel caso delle comunali, continuano fino alle ultime settimane senza sosta. Mesoraca, da buon ex democristiano, insiste sulla mediazione. Gli altri due, invece, che democristiani non sono mai stati, con le trattative non se la cavano granché. Ma si sa, accordi e vie di mezzo hanno sempre pro e contro.
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