Squillace, la Regione revoca il finanziamento per il Centro di raccolta dei rifiuti e rivuole indietro i soldi anticipati

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Cittadella regionale
  25 febbraio 2020 22:36

di PAOLO CRISTOFARO

Ennesima revoca di finanziamento da parte della Regione Calabria a Squillace. Dopo il Parco Fluviale, il Seminario e la Casa delle Culture, questa volta a perdere il contributo dell'Ente (con decreto n°754, del 3 febbraio 2020) è stato il progetto per la  "realizzazione o adeguamento del centro di raccolta a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani", la cui convenzione è stata stipulata, tra il Comune di Squillace e la Regione Calabria, il 2 luglio 2012 e la cui documentazione è stata richiesta  dalla Cittadella negli anni successivi, ripetutamente, fino al 2016. Il piano prevedeva una spesa complessiva di 75mila euro, dei quali 60mila a carico della Regione e 15mila a carico del Comune.

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"Il 4 maggio 2015, al Comune di Squillace, è stata erogata la prima anticipazione [...] per l'importo di circa 13mila euro" e "il 30 luglio 2015, la seconda del 50% di 22mila euro", scrive la Regione nel decreto di revoca. "Ma relativamente agli adempimenti successivi non c'è stato alcun seguito da parte del Comune di Squillace, nonostante i diversi e ripetuti solleciti da parte del Settore Rifiuti, con cui si invitava il beneficiario alla trasmissione degli atti finali", continua il decreto. Il 28/12/2016 "il Settore Rifiuti ha sollecitato la trasmissione di tale documentazione raccomandandone il celere e puntuale adempimento [...] Non è seguita alcuna corrispondenza da parte del Comune di Squillace, per cui la suddetta spesa non è stata inserita nelle procedure di rimborso comunitario per mancato avanzamento procedurale", specifica l'atto regionale. Così "l'11 dicembre 2019 si è dato avvio al procedimento di revoca". 

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Alla luce del fatto che, come specificato dalla Regione, "il danno è stato prodotto da una colpevole condotta del Comune di Squillace", ora la Cittadella chiede al Comune la restituzione, entro 30 giorni dalla notifica del decreto di revoca, della somma che aveva ricevuto, che ammonta con precisione a 35.986 euro. Ennesimo colpo per le ormai martoriate casse comunali.

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