di PAOLO CRISTOFARO
L'amministrazione comunale di Squillace ha fatto il regalo di Natale anticipato ai cittadini... e che regalo! Si pagherà alla ditta Pileggi il debito per alcuni lavori del Parco Fluviale. Invece dei 240 mila euro chiesti, il Comune ne pagherà 180 mila, da accordi con i creditori. Il problema? L'azienda ha fatto lavori su terreni non cantierabili, il Parco - che invece doveva essere finanziato dalla Regione, che poi ha revocato il contributo - non si è mai realizzato e i consiglieri d'opposizione di"Squillace in Movimento" ipotizzano un danno erariale. Un consiglio comunale caldissimo, dunque, quello di ieri pomeriggio, che ha sfiorato il litigio bello e buono. Da un lato il sindaco, Pasquale Muccari, che tentava di giustificare un pagamento che, seppur corretto nei confronti di una ditta che ha effettivamente svolto lavori, meriterebbe approfondimenti data la natura delle opere effettuate, data la revoca della Regione e dato il mai concluso progetto; dall'altro lato Luca Occhionorelli, consigliere d'opposizione, che sottolineava la gravità della situazione e le incongruenze di una delle tante vicende debitorie che riguardano il Comune di Squillace, sull'orlo del secondo dissesto finanziario.
"E' una pratica che si basa su un falso. L'ex responsabile tecnico del Comune ha fatto una dichiarazione falsa, dichiarando che i terreni dove andavano effettuati i lavori erano comunali, mentre non lo erano affatto. La ditta Pileggi ha firmato un contratto con Muccari nel 2015. L'azienda ha fatto lavori su terreni privati. Noi così faremo pagare ai cittadini di Squillace soldi per una pratica che non ha portato alcuna utilità al paese. La ditta Pileggi praticamente avanza un compenso - che pagheranno appunto tutti i cittadini - per aver lavorato su terreni privati. Un sindaco ha l’obbligo di rivolgersi alla Procura della Repubblica e di avvisare la Corte dei Conti che c’è stato un danno erariale. Noi manderemo questa pratica alla Corte dei Conti, spiegando tutto l'iter della pratica e informeremo la Procura" ha tuonato Occhionorelli.
"Quando un titolo esecutivo giunge all'Ente il sindaco è obbligato a portarlo subito in consiglio, cosa che non ha fatto" ha esclamato il consigliere di "Squillace in Movimento" nel suo ampio, pungente e dettagliato intervento. "Nel corso della scorsa adunanza - il 10 novembre - avete mascherato un altro debito fuori bilancio parlando di Piano di Ammortamento. Il debito fuori bilancio andava presentato separatamente prima, andava votato il riconoscimento e solo in seguito programmata l'eventuale rateizzazione" ha continuato Occhionorelli. "La segretaria comunale, la dottoressa Ferrucci, non ha segnalato al sindaco l'irregolarità della procedura seguita" ha detto, chiedendo alla stessa di verbalizzare che il suo gruppo "si riserva di trasmettere alla Corte dei conti la successione temporale degli atti relativamente al debito fuori bilancio portato in consiglio al fine di rendere edotta l’autorità giudiziaria dell’intera vicenda, onde valutare la sussistenza di ogni profilo di responsabilità contabile di natura commissiva e omissiva."
"Quest'aula, luogo di dibattito politico e di confronto, non è mai stata aula di tribunale. Il consigliere Occhionorelli, oggi, si comporta da Pubblico Ministero. Non spetta al consiglio stabilire le responsabilità ed indagare su presunti colpevoli di danni erariali, ma all'autorità giudiziaria. Credo che riconoscere questo debito sia necessario per evitare il secondo dissesto. Se non vogliamo il dissesto dobbiamo pagare i debiti" ha controbattuto il sindaco, Pasquale Muccari. Dello stesso avviso il vicesindaco, l'avvocato Stefano Carabetta. "Se non pagassimo, la ditta procederebbe con l'azione giudiziaria contro il nostro Ente, perché comunque ha svolto i lavori"ha detto. Muccari, infine, sottolineando di non essere partito con l'intenzione di rendere pubblica la cosa, ha annunciato di avere, anche lui dal canto suo - almeno stando alle sue parole - denunciato già agli organi competenti i fatti oscuri e le irregolarità riscontrate. "Ho denunciato fatti, senza parlare di persone e senza fare nomi. Non spetta a me identificare gli eventuali responsabili" ha detto.
La votazione finale ha visto i soli voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza - esclusa l'assessore Talotta, che era assente - e ha visto l'intera minoranza esprimersi invece negativamente rispetto alla proposta. Anche i consiglieri Mesoraca e Zofrea, di "Tuttinsieme per Squillace" hanno votato contro il riconoscimento. Zofrea, che pure in un post su Facebook, recentemente, aveva giustificato la loro presa di posizione, nella seduta del 10 novembre scorso, rispetto al debito della Rete Museale (creatosi con modalità più o meno simili a quelle del Parco Fluviale, con un finanziamento regionale revocato), ha asserito di volersi opporre all'approvazione del credito vantato dalla ditta Pileggi date le dinamiche ancora da chiarire. La partita si chiude con 8 voti favorevoli e circa 3mila cittadini che pagheranno 180mila euro a vuoto.
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