“È da circa un mese che nella mia abitazione, dimora estiva, posta in Strada Provinciale per Stalettì contrada Serusi manca l’acqua. È di ieri la mia telefonata intercorsa col Sindaco di Stalettì Sig. Gentile nella quale manifestavo tutta la mia indignazione per la situazione che vedeva tutto il mio giardino bruciato per mancanza di un filo d'acqua”. Queste le parole di una residente in un esposto alla Procura della Repubblica, stanca della situazione che si è venuta a creare e precisa a sottolineare che “noi cittadini paghiamo regolarmente le tasse e la situazione è inaccettabile”.
Il Sindaco, informato della situazione, ha subito risposto pubblicando un avviso in data 18 giugno 2024, nel quale si legge che: “Si informano i cittadini che nei giorni dal 19 al 25 giugno c.a., per motivi urgenti e inderogabili derivanti da un intervento straordinario dei tecnici Sorical, per lavori di manutenzione straordinaria sul pozzo n. 1 "Drago", che determinerà un decremento della portata idrica, tale da condizionare la corretta fornitura per le abitazioni, nelle zone capoluogo e Copanello Alto. Si fa presente che il Comune ha già allertato il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria. Ci si scusa per i disagi arrecati”.
Dunque i motivi, a detta del sindaco, sono da imputare ad una scarsa capacità delle vasche idriche, puntando il dito contro la Sorical. Tuttavia, a farne le spese sono soltanto i cittadini, dato che gli impianti balneari funzionano regolarmente e l’acqua non manca.
Nell’esposto della residente si legge ancora: “Chiedo che si faccia luce su quanto sta accadendo. Non ritengo assolutamente possibile che si possa tollerare una situazione del genere, con danni ingenti e impossibilità ad abitare nella propria abitazione resa invivibile per carenza d'acqua. Il Sindaco, infatti, ha fatto riferimento alla Sorical che avrebbe la gestione idrica, ma l'interruzione, sia pur programmata per come dettomi dal Sindaco, non è stata preceduta da preavviso, né risulta vero che la situazione si fosse venuta a creare proprio ieri nell'immediatezza, ma è una questione che si trascina ormai da anni e in questa stagione è arrivata al culmine della tollerabilità. Del resto non è accettabile che lavori di tal fatta per i quali si sarebbe posta la necessità di interrompere l'erogazione dell'acqua, già interrotta da tempo, si decidano nel giorno stesso in cui il cittadino manifesta la improcrastinabilità della propria pazienza, per lavori così straordinariamente ingenti.
Pongo pertanto all'attenzione di chi di dovere, sollecitando una verifica su quanto stia accadendo, il tutto a tutela della salubrità e della salute pubblica, trattandosi di interruzione di un servizio essenziale, senza preavviso”.
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