Nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alla criminalità, a seguito di accurata attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine - Sezione Misure di Prevenzione, il Questore di Catanzaro ha emesso due provvedimenti nei confronti di soggetti con precedenti di polizia e destinatari di sentenze di condanna passate in giudicato.
Il primo provvedimento riguarda un uomo di 52 anni, residente a Cropani, gravato nel tempo da quattro condanne definitive per i reati di evasione, guida in stato di ebbrezza, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali, minaccia e atti persecutori nei confronti del coniuge.
Il secondo provvedimento è stato emesso nei confronti di un 25enne di Isca sullo Ionio, con precedenti di polizia per minaccia e falsità o omissione nelle dichiarazioni. Il medesimo è stato più volte deferito all’Autorità Giudiziaria per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, reato per il quale è stato di recente condannato in via definitiva.
Le condotte poste in essere dai due soggetti hanno palesato una spiccata pericolosità sociale, tale da rendere necessaria una particolare attenzione da parte dell’Autorità di Pubblica Sicurezza e, di conseguenza, l’adozione di provvedimenti volti a far sì che entrambi tengano una condotta conforme alla legge.
Infatti, con il provvedimento di Avviso Orale Aggravato, che il Questore emette in qualità di Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, nei confronti di coloro che hanno riportato condanne definitive per delitti non colposi, vengono imposte specifiche restrizioni ai destinatari, con l’obiettivo di dissuaderli dal persistere in condotte criminose. È una misura di prevenzione che rientra nel più ampio quadro di attività prevenzionali dei fenomeni delinquenziali, finalizzate a ridurre il rischio di recidiva e a tutelare la sicurezza dei cittadini, per impedire che soggetti con un trascorso penale grave possano continuare a costituire una minaccia per la comunità.
In caso di reiterazione dei reati e dell’inosservanza del provvedimento, che è sanzionata con una pena in carcere fino a tre anni e con il sequestro delle cose o dei mezzi utilizzati, il Questore può proporre al Tribunale di emettere il provvedimento della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per i trasgressori.
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