di GIANPAOLO STANIZZI
30 novembre 2014. Pubblicavo su un quotidiano locale questo mio articolo: "Un consiglio al Presidente Oliverio: dalla Calabria i veri PIOPPI della nuova Amministrazione Regionale".
Pochi giorni fa, io piccolo ma, ritengo, onesto avvocato del Foro catanzarese, ho provato un sentimento di grande mortificazione per il suggerimento dato dal Dott. Nicola Gratteri al nuovo Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio.
Premetto, sia ben chiaro, che, pur non conoscendolo personalmente, nutro immensa stima per la persona e grande riconoscenza per l' opera professionale da Lui svolta ma non posso essere sicuramente d' accordo con Lui quando consiglia al Presidente Mario Oliverio di scegliere la nuova classe dirigente della Regione Calabria tra coloro - cito le Sue parole - figli di operai, di contadini e di camionisti che, per emergere nella propria attività, hanno dovuto abbandonare la Regione".
Sono figlio di un professionista di origini contadine, origini contadine che costituiscono per me una vera bandiera che sventolo senza vergogna alcuna ed, anzi, con immenso orgoglio.
Nessuna discriminazione nè contestazione, perciò, per eventuali incarichi dati a figli di operai, camionisti o contadini, persone verso le quali nutro massimo rispetto ed apprezzamento per le attività che svolgono.
Ritengo, però, che qui in Calabria ci siano ottime Professionalità, costituite da impiegati e dirigenti della Pubblica Amministrazione, da magistrati, ingegneri, architetti, commercialisti, medici, avvocati ecc. ecc. che, a prescindere dai loro natali, quotidianamente svolgono con grande onestà, dignità e capacità professionale il proprio Lavoro, anche a tutela del superiore interesse dello Stato Italiano.
Ciò, nonostante non facciano parte di alcuna organizzazione criminale né, tantomeno, di alcun partito politico.
A queste persone LIBERE, veri PIOPPI della nostra Terra, che, pur potendolo fare, non sono scappate dalla Calabria ma che, qui rimanendo, hanno cercato di alimentare un sogno - quello di contribuire alla crescita di una Calabria migliore - forse è finalmente arrivato il momento di dare fiducia nella gestione della cosa pubblica.
PIOPPI che - parafrasando le parole del poeta Clemente Rebora ricordate dal nostro Papa Francesco - pur con i rami tesi al cielo e mossi da venti anche inquinati, hanno in questi anni mantenuto il loro tronco solido, grazie alle profonde radici inabissate nella terra.
Radici che si sono sempre alimentate di legalità, etica e verità, valori che costituiscono "il nutrimento, la linfa vitale di qualunque società che voglia essere davvero libera, umana e solidale. Valori che fanno appello alla coscienza, che è irriducibile ai condizionamenti ed è perciò capace di conoscere la propria dignità e di aprirsi all’assoluto, divenendo fonte delle scelte fondamentali guidate dalla ricerca del bene per gli altri e per sé e luogo di una libertà responsabile"
30 novembre 2019. Facebook stamattina mi riporta alla memoria questo articolo che rileggo con enorme emozione.
Che strana coincidenza! Il momento è particolare! Siamo nuovamente alle porte di una campagna elettorale regionale. Una campagna strana quanto non mai! Elezioni fissate per il prossimo 26 gennaio; ad oggi non si conoscono i Candidati alla Presidenza del centro, della sinistra, della destra, del centro sinistra, del centro destra, della sinistra destra o della destra sinistra! C' è da impazzire! Il Presidente uscente, abbandonato dal partito, tenta di rimanere in campo con una propria coalizione.
Abbandonato dal partito, perché? Forse avranno giudicato scarsi i risultati raggiunti dalla Calabria in questi cinque anni? Forse gelosie ed accordi pre elettorali ( anno 2014) non rispettati la possibile causa? Non lo so. Il suo mandato, comunque, l' ha portato a termine. Ed io, dopo la lettera del novembre 2014, avrò ricevuto dorati incarichi professionali? Nulla di nulla, ovviamente!
Io, però, ho la coscienza a posto. Ho continuato, ringraziando il Signore ed i miei Genitori, ad essere quel pioppo di reboriana memoria. Ho continuato a nutrirmi di Etica, Legalità e Verità! Ho continuato, mantenendo fede all' impegno preso anche con il Prof. Paolo Grossi, già Presidente della Corte Costituzionale, a difendere strenuamente quel granitico principio costituzionale dettato dall' articolo 97 della Costituzione: nella Pubblica Amministrazione si accede per concorso pubblico, salvo particolarissimi casi.
"Non c' è aria per tipi come te", mi suggeriscono e mi rimproverano amici e conoscenti, nei piani alti della Regione Calabria.
Forse avranno ragione loro, chissà! Vorrei tanto smentirli. Io, in ogni caso, ho fatto il mio lavoro ( gratuitamente) in difesa della Regione Calabria e dei Giovani Calabresi e di questo ne sono, infinitamente e senza presunzione, orgoglioso! Un bando per 56 posti pubblici messi a concorso dall' Aterp Calabria, proprio a ridosso della campagna elettorale, bloccato grazie al mio "pronto intervento". Illegittimità ed illiceità pubblicamente ( e ancora una volta gratuitamente) da me denunciate, recepite dalla Regione Calabria ed accolte dal Direttore Generale ing. Ambrogio Mascherpa. Difese, soprattutto, le speranze di migliaia e migliaia di aspiranti candidati che sarebbero stati sicuramente vittime di uno squallido "stalking elettorale "!
Ma ancora, purtroppo, il mio lavoro (gratuito) per l Ente non è finito! Ing. Ambrogio Mascherpa, perché non ha ancora nominato la Commissione per la selezione del nuovo Direttore Amministrativo e del nuovo Direttore Tecnico di Aterp Calabria a conclusione dell' avviso balneare pubblicato nel torrido mese di Agosto? Il termine per la presentazione delle domande è scaduto il 23 settembre ( grazie al sottoscritto?).
Siamo alle porte di Dicembre, il freddo è in agguato ma quel bando non può rimanere congelato! Perché - le chiedo ancora - non ha revocato i comandi di personale illegittimamente ed illiceitamente transitati in Aterp da altri enti, uno, in particolare, dal Corap, quel Corap, un ente pubblico economico, dove centinaia di dipendenti da mesi non percepiscono alcun stipendio? Glielo ho chiesto io ma non mi ha ascoltato. Ma glielo ha evidenziato -glielo ricordo - poi, il Collegio dei Revisori di Aterp Calabria. Ed ancora glielo ha intimato il Direttore Generale del Dipartimento Lavori Pubblici, Dott. Pallaria. Nulla! Tutto tace!
Ad oggi sul sito Amministrazione trasparente di Aterp Calabria non leggo alcun decreto di revoca. Vabbè, vorrà dire che, con grande onore, ancora una volta sarò costretto a transitare al fianco di quella statua, Giustizia e Libertà, che domina l'atrio del mio Palazzo di Giustizia e salire ai piani alti. Perché legalità, etica e verità, linfa vitale di una Società che voglia essere davvero libera, umana e solidale, sono valori che non possono essere contrabbandati per costruire carriere politiche e professionali a danno dei Cittadini e, soprattutto, dei nostri Giovani Calabresi.
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