di ANTONELLA SCALZI
Il mese delle ferie per eccellenze è arrivato, ma per i turisti o in arrivo o in partenza dalla stazione centrale di Lamezia Terme districarsi tra i binari non sarà affatto semplice. A oggi lo scenario che si presenta a chi prova a cimentarsi con gli orari dei treni è davvero destabilizzante: vetri vecchi, opachi e sporchi.
Ma non è finita qui. Altro che accoglienza dei turisti, uno dei principali snodi ferroviari della Calabria si presenta come la stazione di chissà quale posto sperduto di un Paese da Terzo mondo. Secondo e terzo binario: l'approssimazione abita qui. A corollario di uno scenario da "si salvi chi può" ci sono anche teche rotte e tenute insieme soltanto da un antiestetico scotch da pacchi. E il risultato è ancor più deprimente di ciò che si è tentato di riparare.
Sullo sfondo, l'arte dell'arrangiarsi che fa letteralmente a pugni con l'estetica e l'accoglienza che dovrebbe caratterizzare il luogo che, in fondo, è il primo e più importante biglietto da visita per chi approda in un posto che, nonostante le disfunzioni, è comunque da cartolina. Mediterraneo da scoprire, certo, ma la vera caccia al tesoro alla stazione centrale di Lamezia Terme è quella per gli orari: ci sono, peccato che in molti punti siano totalmente illeggibili.
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