Riceviamo e pubblichiamo la nota di Pierpaolo Pisano, portavoce di Fratelli d'Italia Catanzaro.
"Dispiace che nella sua riflessione molto toccante il sindaco Fiorita non sia riuscito ad evitare una vena polemica decisamente fuori luogo, e anche offensiva delle persone impegnate nel doloroso compito di occuparsi delle decine di salme dei migranti trasferite nel palasport di Crotone. Siamo certi, conoscendo la sua sensibilità, che non sia stata questa la sua intenzione, ma purtroppo l’effetto di quella presunta superiorità morale ormai nel dna della sinistra.
E’ insopportabile che si dica che dare un codice identificativo alla salma di una bambina è cinismo, perché vuol dire accusare di poca sensibilità quelle persone costrette, non oso immaginare affrontando quale tempesta di emozioni, a mettere quella bimba in una piccola bara bianca, a doverle attribuire un codice nella speranza di risalire al suo vero nome.
Perché quelle persone non hanno avuto, in frangenti così drammatici, l’idea di dare a quel corpo un nome di valore simbolico ed evocativo, così come ha potuto fare il sindaco Fiorita dalla sua scrivania, dando a tutti una lezione di grande umanità, altro che il politichese e le ricette degli altri.
E allora, sindaco, basta accusare di poca umanità chi ritiene che il modo più sicuro per evitare le morti in mare sia quello di evitare le partenze delle carrette del mare, basta ridurre il senso dell’accoglienza al momento del soccorso di alcuni migranti, come è avvenuto la scorsa estate a Catanzaro, quando poi non c’è alcun interesse sul destino di quelle persone, che quasi mai è quello dell’integrazione, ma più spesso è quello della disperazione, dello sfruttamento, del sottobosco dell’illegalità.
Non è solo una parte di città a farla accogliente e solidale, spero che in futuro lo ricordi.
Invece è degna di grande apprezzamento la decisione di seppellire la bimba, probabilmente di famiglia musulmana, a Catanzaro. Che sia questa l’occasione per decidere di destinare un’area del cimitero alla sepoltura delle persone di fede musulmana, secondo i propri rituali. Sarebbe un segnale di grande sensibilità da parte della città, nella direzione di una reale integrazione".
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