“Come Sindacato di Polizia COISP, denunciamo da anni il grave stato di abbandono in cui versano i quartieri del sud della nostra città, in particolare Aranceto e Viale Isonzo, ma anche altre zone meno problematiche che condividono lo stesso degrado sociale. È sconcertante che solo ora, dopo il servizio televisivo di Striscia la Notizia, si registri un’indignazione diffusa: ciò che è stato mostrato non è altro che quanto denunciamo da anni, supportati da tante persone oneste che vivono in quei luoghi, ignorati da una politica locale che, negli anni, non ha saputo assumersi la responsabilità di agire per il bene comune”.
Lo afferma in una nota il Sindacato di Polizia COISP.
“Riconosciamo e apprezziamo l’impegno del Governo Meloni, del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario On. Wanda Ferro, che hanno voluto fortemente le operazioni “alto impatto” in sinergia con le autorità provinciali di pubblica sicurezza – Prefetto e Questore – e che, con investimenti concreti e nuove assunzioni, hanno dato nuovo impulso alle forze di polizia, invertendo anni di tagli e riduzioni organiche.
Tuttavia, non possiamo ignorare che l’attuale situazione è il risultato di scelte politiche miopi di oltre trent’anni fa. La creazione di questi quartieri ha posto le basi per la formazione di veri e propri ghetti, lasciati in balia del degrado. È arrivato il momento di spezzare questo circolo vizioso e restituire dignità a queste aree.
Sebbene le forze di polizia continuino a garantire la sicurezza con dedizione, è evidente che la sicurezza da sola non basta. Serve una visione più ampia e un intervento deciso da parte dell’amministrazione comunale per promuovere una rigenerazione sociale e urbana. Proponiamo interventi strutturali e sociali urgenti:
Riqualificazione urbana, per migliorare l’aspetto e la funzionalità dei quartieri;
Potenziamento della videosorveglianza, per contrastare atti illeciti;
Lotta alla povertà, con politiche a sostegno delle famiglie più fragili;
Creazione di spazi sportivi e sociali, per offrire ai giovani opportunità di crescita, prevenire l’abbandono scolastico e ridurre il rischio di devianza;
Investimenti nella scuola, con la costruzione di nuovi istituti nei quartieri, corsi professionalizzanti gratuiti e un contrasto deciso all’abbandono scolastico;
Lotta alla droga, attraverso campagne di sensibilizzazione, il recupero dei tossicodipendenti e il coinvolgimento delle associazioni già attive in città.
Il cambiamento deve partire dal cuore dei nostri quartieri, attraverso un lavoro collettivo e concreto che miri a prevenire ulteriori degradi e a restituire speranza a chi vive in queste zone.
Riteniamo inoltre indispensabile rafforzare il sistema giudiziario, garantendo la certezza della pena e percorsi efficaci di rieducazione. È inaccettabile che oltre il 90% dei delinquenti abbia precedenti di polizia: occorre investire in percorsi alternativi e lavorativi per offrire reali opportunità di reintegrazione sociale e personale.
Per affrontare con decisione queste sfide, proponiamo la creazione di un Osservatorio Permanente sui Quartieri Critici, che favorisca il dialogo diretto tra istituzioni, associazioni di cittadini e categorie professionali, promuovendo così un vero riscatto sociale. Solo insieme possiamo costruire un futuro migliore per la nostra città, trasformando questi quartieri in luoghi di opportunità e dignità”.
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