"Sabato i lavoratori dipendenti dello Studio Radiologico srl di Siderno manifesteranno davanti all'azienda per esprimere e far presente alle Istituzioni ed alla popolazione la sofferenza ed il disagio con le quali sono costretti a fare i conti da mesi, nonostante ogni giorno hanno continuato responsabilmente a fare il proprio dovere".
A comunicarlo con una nota stampa la Segreteria Regionale Filcams CGIL Calabria
"Era il 23 settembre quando i dipendenti, - prosegue - esasperati per il mancato pagamento degli stipendi, hanno chiesto aiuto al Sindacato. In questi due mesi abbiamo manifestato, scioperato, interlocuito con l'azienda e con le Istituzioni senza ottenere risposte concrete che possano far sbloccare la vertenza. Un muro di gomma, questo abbiamo trovato di fronte alla sofferenza delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno percepito l'ultimo stipendio a luglio".
"Abbiamo chiesto alle Istituzioni, alla Commissione Straordinaria dell'ASP di Reggio Calabria, alla Prefettura - si legge ancora - di favorire una soluzione che portasse i lavoratori a ricevere gli stipendi, anche attraverso un intervento diretto dall'Azienda Sanitaria; abbiamo ricevuto solo NIET. E mentre l'ASP e lo Studio Radiologico srl discutono su come andare avanti, visto che la convenzione stipulata per erogare le prestazioni sanitarie è ancora in essere, a pagare sono sempre gli stessi, gli unici che in questa vicenda hanno sempre e solo fatto il proprio dovere: i dipendenti".
"Questa condizione non è tollerabile, - conclude la nota - la Legalità non può essere usata come una scure contro gli onesti. Se i soci dello Studio Radiologico srl hanno commesso illegalità ne risponderanno alla Giustizia, ma i lavoratori e le lavoratrici dovrebbero essere salvaguardati in uno Stato ed in una Repubblica che si fonda sul lavoro. Per queste ragioni la Filcams CGIL parteciperà alla manifestazione di Siderno e continuerà la battaglia a fianco dei lavoratori anche nei giorni successivi. C'è a rischio il futuro di persone che hanno costruito il loro progetto di vita attorno alla loro professione ed alla loro fatica, il rischio che servizi importanti e necessari in un territorio depresso non vengano più erogati, la sciagurata ipotesi della disoccupazione in una Calabria già lacerata dalla mancanza di lavoro ed opportunità. Facciamo appello alle Istituzioni affinché, da subito, convochino le parti per ricercare una soluzione concreta, immediata e condivisa nell'interesse dei lavoratori e dei cittadini interessati".
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