Successo per “I Tre Moschettieri” pop al Politeama di Catanzaro

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  31 ottobre 2025 11:52

di Vittorio Pio

Grande successo ai limiti del sold-out al Festival d'Autunno per la riformulazione secondo i canoni pop de "I Tre Moschettieri", l'imprescindibile romanzo di Alexandre Dumas che, espandendo gli eterni valori dell’amore, amicizia, lotta di classe, onore e vendetta, continua ad essere di monito ed insegnamento per questi nostri tempi così contraddittori. In questa bella produzione a cura del Teatro Stabile d'Abruzzo con Giò Di Tonno, da tempo ai vertici di questo genere, dopo aver fatto parte del cast originario di "Notre Dame De Paris", nel ruolo di mattatore, ben sostenuto dai suoi sodali in scena, il celeberrimo motto “Tutti per uno, uno per tutti!”, tramandato da quelle vibranti pagine e simbolo di un’amicizia che a tutto resiste, si rinnova attraverso un palpitante mélange di musica, prosa e danza, che coinvolge a tutto spiano, con un ritmo serrato e convergente.

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Nota di particolare merito soprattutto per le strepitose coreografie curate da Veronica Peparini, che, come abitudine nella meravigliosa disciplina condivisa con suo fratello Giuliano, utilizza quasi per intero lo spazio scenico in verticale ed orizzontale, (massimizzato da un proscenio noto per le sue dimensioni generose come quello del Politeama), per far brillare il talento di un corpo di ballo formato da ben 15 danzatori e acrobati, che si cimentano in coreografie virtuose e complesse, rese ancora più difficili dagli ampi e voluminosi abiti di scena. 

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Davvero uno spettacolo nello spettacolo, le cui colonne portanti sono ovviamente rappresentate da Athos, Porthos e Aramis rispettivamente interpretati da Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci e Graziano Galatone, un trio ormai collaudato e di grande esperienza per aver lavorato a lungo assieme, che appunto risulta perfettamente consapevole di come un musical debba essere sviluppato, partendo dalla base dei testi formulati da Alessandro Di Zio, per toccare le corde emotive della platea. Lo spettacolo parte senza quasi che il pubblico se ne accorga, quasi in sordina con un’ambientazione che suggerisce una realtà lavorativa come tante, quella di una fabbrica di scatole, dove il tempo è scandito dalla routine quotidiana. In questo luogo, un libro dimenticato suscita la curiosità di un operaio, che inizia a leggere ad alta voce, attirando l'attenzione degli altri colleghi, i quali si trasformeranno nei protagonisti del racconto, trasportando il pubblico nella Parigi dell’Ottocento: da li in avanti fra piroette e canzoni, con una performance quasi interamente musicata, lo spettatore si troverà al  centro di  una vicenda forse troppo complessa se non si conosce bene la trama, ma ben sorretta dalle canzoni, in cui "Parigi" interpretata dai tre moschettieri, e "L’ora più scura", la dichiarazione d’amore di D’Artagnan e Costanza, rappresentati in scena rispettivamente da Sea John e Beatrice Blaskovic, erano già mandate a memoria anche dalla maggior parte del pubblico arrivato a Catanzaro un pò da tutta le regione.

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Aiuta ovviamente anche l'amore,  specialmente nell’intenso legame tra D’Artagnan e Costanza, il cui destino sarà segnato dalla vendetta di Milady, l’antagonista che ha avuto la voce e il volto di Camilla Rinaldi. A narrare le parti c'è lo scrittore stesso dell’opera, Alexandre Dumas, portato in scena Roberto Rossetti. Il suo personaggio all’inizio è proprio un cantastorie, che si limita a raccontare le vicende; man mano che si arriva verso un finale (abbastanza equilibrato), però, inizia a commentare e a porre delle domande agli spettatori per portarli a una riflessione in agrodolce, perchè  i confini tra "bene" e "male" risultano più sfumati e sfuggenti. Grandi applausi hanno salutato l'uscita di scena di un super cast che ha onorato questa opera pop, su cui forse si deve lavorare ancora un pò per  concretizzare al meglio tutto il suo oggettivo potenziale. Il festival diretto da Antonietta Santacroce chiuderà invece i suoi battenti per questa edizione il 3 novembre, con Giorgio Panariello sempre al Politeama. Tutti i dettagli su www.festivaldautunno.com


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