di VITTORIO PIO
Con un successo straripante in termini di partecipazione e pubblico si è chiusa ufficialmente la trentesima edizione del Festival delle Serre di Cerisano (Cs), uno fra i migliori esempi di bouquet festival a livello nazionale, per la bontà delle proposte e la capacità di coinvolgere l’intero borgo cosentino secondo la volontà dell’amministrazione guidata dal sindaco Lucio Di Gioia e di tutto lo staff organizzativo coordinato dal consigliere Francesco Madrigrano. Una settimana pienissima di eventi, spettacoli, ospiti, fra cui ha registrato un successo dalle proporzioni straripanti il concerto di James Senese, autentica icona della scuola napoletana di cui continua ad essere protagonista, con una carriera ormai vicina a festeggiare i sessant’anni di attività fra i capitoli fondamentali che lo hanno visto fondatore dei Napoli Centrale, come spalla inamovibile del nucleo storico al fianco di Pino Daniele.
Oggi Senese non ha praticamente sacrificato nulla della sua grande capacità espressiva: il concerto è stato ricco di finestre sul passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro, in un alternarsi continuo di dolore e nostalgia, sogno e speranza, con il quale il nostro è stato capace di sintetizzare mirabilmente le sue diverse fasi creative, a partire dai suoi hit con il gruppo (una ruggente resa di “Campagna”) a citazioni dei prediletti Weather Report fino all’accoppiata vincente con cui ha ricordato Luiz Bonfà e Pino Daniele con “Dint’ ‘o core\Manha de Carnaval”, e una potente per quanto evocativa rilettura della magistrale “Chi tene ’o mare”. Su tutto svetta il suono aspro e ruvido del suo sassofono tenore, cui ha alternato parti in cantato molto efficaci. Apprezzati ed applauditi anche gli spettacoli di Fabrizio Bosso con Elio Coppola trio, Gegè Telesforo, Viva De Andrè e Greta Panettieri. Poi i talk con l'attesissimo libro di Claudio Signorile e Simona Colarizi sul caso Moro, quello con l’Università e quello con l’ex presidente della Commissione nazionale antimafia. Ed ancora l’asta benefica delle maglie delle principali squadre di calcio di serie A e B con Hasta Cuanto Podemos e Fondazione Lilli Funaro condotta con ironia ed abilità da Marcello Romanelli e Cinzia Tassone. La sezione cinema, il teatro dei ragazzi con spettacoli curatissimi ed emozionanti. Ed ancora: il teatro con esibizioni importanti (Sabina Guzzanti, Mazzotta, Vergassola), la sezione Agorà live e la Spiral Sound.
Insomma, un “Festival delle Serre per tutti”, come ha fortemente voluto il primo cittadino, Di Gioia. Con lui, per il Festival, anche i partner: Sergio Gimigliano per Associazione Picanto, Benedetta Cannataro per Proloco Cerisano ed Erika Liuzzi, Anna Infante e Pietro Pietramala per Piano B. Grazie a tutti loro, il cartellone ha ricevuto apprezzamenti e condivisioni, fino all’atto finale con l’Orchestra Sinfonica Brutia condotta dal maestro Francesco Perri tra emozioni e musiche senza tempo.
Gli slarghi, i vicoli, le piazze. Ma anche le attività, i sorrisi dei partecipanti, le passeggiate tra palazzo Sersale ed i luoghi degli altri spettacoli sono bellissimi quadretti di una delle edizioni del Festival delle Serre più riuscite di sempre. Il Festival delle Serre è candidato all’Avviso “Eventi di Promozione Culturale 2024” finanziato con risorse PAC 2014/2020 Az. 6.8.3. dalla Regione Calabria - Dip. Istruzione, Formazione Pari opportunità - Settore Cultura, mentre Cerisano Factory – Borgo swing è sostenuto dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR, Missione 1 Mis. 2 Int. 2.1: “Attrattività dei borghi storici” finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU
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