di TERESA ALOI
Uno degli ultimi avvistamenti lo dà alla stazione di Monasterace. Salvatore Angioni, il 48enne scomparso da casa, a Sestu,il 12 marzo 2020, è stato visto in Calabria.
Il 15 luglio era sull' Inter city delle 19 in arrivo alla stazione di Monasterace. Sarebbe sceso dal treno - dietro di lui una ragazza con uno zainetto fucsia - e si sarebbe fermato a parlare con delle persone sulla panchina all'interno della stazione. Visibilmente deperito, deambula con un po' di fatica, indossa una t shirt bianca, jeans scoloriti e scarpe nere. Il giorno dopo, è sempre sul treno ma questa volta scende alla stazione di Gioiosa Marina intorno alle 9.45. secondo una testimonianza avrebbe chiesto un pezzo di pane presso un market, poi un bicchiere d'acqua in un bar, e l'hanno visto fermo davanti alla vetrina di un agenzia di viaggio, poi più nulla.
Ovviamente sono stai informati i Carabinieri di Monasterace, allertati la trasmissione "Chi l'ha Visto", "Penelope Calabria" nelle persone degli avvocati Stafania e Paola Paparo
L'uomo, esce dalla casa della madre con cui convive a Sestu e scompare nel nulla. Fa uso di sostanze e dopo la morte del padre è andato in depressione. La mattina in cui esce di casa avrebbe detto alla madre di andare all'ufficio postale, portando con sè i documenti, tessera sanitaria, bancomat per il reddito e il telefono cellulare che poi risulterà spento.
Il 14 marzo il fratello sporge denuncia di scomparsa e si rivolge al’Associazione Penelope Sardegna chiedendo aiuto al Presidente, l'avvocato Gianfrancesco Piscitelli che dirama subito il volantino ricerche. Nel fare la denuncia, il fratello fa presente sia la situazione psicofisica del fratello che il fatto che più di una volta Salvatore ha dichiarato intenzioni suicidiarie dopo la morte del padre. Ad oggi di Salvatore nessuna traccia.
“Salvatore non è stato mai cercato - commenta il legale cagliaritano Piscitelli - alle insistenze del fratello, che tra l’altro è un vigile del fuoco e più volte ha partecipato attivamente alle ricerche di persone scomparse nel nostro territorio, hanno risposto con la solita storia dell’allontanamento volontario per il cui concetto assurdo noi ci battiamo da anni. Ma come si può non attivare le ricerche di un essere umano in condizioni psicofisiche precarie e con dichiarate intenzioni suicidiarie? Con il fratello - aggiunge Piscitelli - ci siamo attivati per ciò che potevamo ed abbiamo scoperto che non è stato mai fermato per controlli dopo febbraio 2020, che non ha ritirato nulla dalla postepay del reddito di cittadinanza che ad oggi presenta un saldo di 1.500 euro. Questo per una persona che fa uso di sostanze non è un particolare positivo. Il giorno 13 qualcuno che lo conosce lo ha visto in zona Sant’Avendrace a Cagliari, dirigersi verso la zona delle grotte di Tuvixeddu, tristemente nota come zona di spaccio e nascondiglio per tossici. Ma perché Salvatore non è stato cercato, perché non si è controllata la posizione del suo cellulare? Noi esigiamo - sottolinea Gianfranco Piscitelli - che Salvatore venga ritrovato. Ho inviato come Presidente di Penelope Sardegna una pec formale al Prefetto di Cagliari, alla Protezione Civile ed al Commissario Straordinario di Governo a Roma. Non ci devono essere scomparsi di serie A e scomparsi di serie B".
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