L'Arma dei Carabinieri è costantemente impegnata nella tutela della sicurezza dei cittadini, con particolare attenzione alla prevenzione e repressione dei reati predatori. Tra questi, il furto in abitazione rappresenta una delle maggiori preoccupazioni per la popolazione, essendo un fenomeno diffuso che colpisce molte famiglie e genera un forte senso di insicurezza. L’attività capillare delle forze dell’ordine, unita alla collaborazione dei cittadini, è fondamentale per contrastare tali episodi e garantire una risposta tempestiva ed efficace.
L’ultimo episodio si è verificato sul lungomare del piccolo centro di Ardore, una zona che, nel periodo invernale, è meno frequentata rispetto alla stagione estiva, quando le abitazioni si popolano di turisti. Un uomo avrebbe forzato e danneggiato il cancello di un’abitazione per poi introdursi all’interno dopo aver scassinato la porta d’ingresso. Tuttavia, un cittadino attento ha notato la scena e ha immediatamente allertato, tramite telefono, la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Locri.
Il militare in servizio presso la Centrale Operativa ha risposto con prontezza alla segnalazione, raccogliendo tutte le informazioni necessarie e coordinando l’intervento in tempo reale. Grazie alla sua rapidità e precisione, le pattuglie sono state inviate immediatamente sul posto, riuscendo a sorprendere l’intruso in flagrante.
L’intervento dei militari è stato tempestivo: giunti sul posto, hanno riscontrato il danneggiamento del cancello e della porta d’ingresso, segni evidenti dell’effrazione. Entrati nell’abitazione, hanno sorpreso un uomo intento a rovistare tra mobili e suppellettili, mettendo a soqquadro l’intera casa alla ricerca di denaro e oggetti di valore. Il soggetto, un uomo residente ad Ardore e già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati, è stato immediatamente bloccato e arrestato con l’accusa di tentato furto in abitazione e danneggiamento. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Locri.
Le indagini sono ancora in corso e, trattandosi di un procedimento in fase preliminare, per l’uomo vige il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva.
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