In qualche modo c'è una linearità. Dopo il vertice con il centrosinistra (o almeno una porzione che lo aveva sostenuto nel pre-ballottaggio) il sindaco Fiorita incontrerà domani Antonello Talerico. Il vertice con Il consigliere regionale e comunale, principale alleato del primo cittadino 'progressista', arriva all'indomani di un summit che tutto sarebbe stato meno che decisorio. La linearità di Fiorita sta nel fatto che lo stesso sindaco aveva annunciato incontri sia con la forze di maggioranza e sia con quelle di opposizione (vedi Guerriero e Donato di Azione, con cui i dialoghi sono proseguiti).
Il clima è particolarmente rovente. Soprattutto dopo la vicenda della revoca del bando sui rifiuti, il più sostanzioso da un punto di vista finanziario per il Comune, in cui politicamente è stato messo all'indice l'operato dell'assessore espressione di Talerico, Giorgio Arcuri. Non solo dall'opposizione ma anche da esponenti di FI, così come dal Pd, a tutti i suoi livelli.
Al di là degli aspetti amministrativi se Fiorita si presenterà dall'alleato, da poco confluito in Forza Italia, con la richiesta della testa di Arcuri potrebbe saltare il banco. Così come altre condizioni ritenute troppo stringenti dalla controparte, potrebbe essere respinte con tanto di passaggio all'opposizione dello stesso Talerico, che rivendica lo spirito di lealtà verso l'attuale Amministrazione comunale che, avrà certamente una genesi di centrosinistra ma comunque è sprovvista dei numeri per proseguire in tranquillità o che, comunque, mira più a galleggiare che a governare.
Situazione di verifica che, potenzialmente, si è palesata più volte ma che prima o poi potrebbe portare alla rottura. Anche se l'ipotesi più accreditata rimane quella del 'non cambierà niente o quasi' perché alla fine conviene in prima istanza allo stesso Fiorita. E' molto probabile che non sarà un incontro risolutivo perché come anticipato da La Nuova Calabria la data delle 'determinazioni' è già slittata a dopo Ferragosto e più probabilmente a settembre.
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