di FRANCESCA FROIO
L'ex sindaco di Belcastro Maurizio Pace è in "rivolta" contro la decisione dell'Asp di Catanzaro di rivedere la programmazione delle guardie mediche. La nuova organizzazione delle postazioni di continuità assistenziali prevede la soppressione della sede di Belcastro per essere accorpata (assieme a quella di Andali) in quella di Petronà.
Pace dichiara: "Belcastro ha circa 150 accessi al mese per un costo medio che può andare da 800 a 15000 euro a testa se andassero in ospedale. Considerando che gli stipendi totali in una postazione di Guardia medica sono circa di 7200 euro mensili si può comprendere la schizofrenia del provvedimento. "Un fatto -aggiunge Pace- che oltre allo spopolamento del territorio, oltre all'abbandono dei soggetti anziani che rappresentano più del 50% della popolazione ed in molti casi vivono da soli. Da ribadire che i medici di Guardia fanno sì che tante famiglie evitano di arrivare a Catanzaro percorrendo 50 chilometri in piena notte magari per dolori intercostali o stati di ansia".
"Molte volte salvano persone socialmente isolate dal mondo quindi senza cure sanitarie che grazie a questi presidi sanitari che oggi sconsideratamente i commissari dell'Asp vogliono sopprimere". Pace ha chiosato: "Ci sono tante mille altre ragioni per tenere in vita le guardie mediche, quindi non sposeremo nessuna ragione soprattutto economica che porta alla soppressione della guardia medica a Belcastro".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736