
Il caso denunciato dal Forum del Terzo Settore Calabria sull’avviso pubblico emanato dal Comune di Catanzaro – che concede meno di una settimana alle associazioni per presentare progetti complessi – accende un dibattito che supera il merito del singolo bando e tocca i principi fondamentali della partecipazione democratica.
Il Consigliere comunale Antonello Talerico interviene con una posizione netta: «La segnalazione del Forum del Terzo Settore non solo è fondata, ma rivela una gestione dell’avviso pubblico che definire superficiale è un eufemismo. Richiedere in pochi giorni documenti articolati, progettazioni tecniche e piani economici è semplicemente irragionevole per chiunque non sia stato avvertito con largo anticipo. Queste non sono condizioni di partecipazione: sono barriere all’ingresso».
Secondo Talerico, la questione non riguarda solo la tempistica, ma l’idea stessa di amministrazione condivisa: «Il Codice del Terzo Settore parla chiaro: trasparenza, co-programmazione, inclusione. Pubblicare un bando che scade quasi subito significa violare questi principi e mettere fuori gioco la maggior parte delle realtà associative, specie quelle più piccole e meno strutturate».
Il consigliere non risparmia un affondo politico: «Di fronte a una procedura così mal costruita, due ipotesi sono sul tavolo: o siamo davanti a grave incapacità amministrativa, oppure si è creato un meccanismo che agevola chi era già informato e pronto. In entrambi i casi è un danno per la città e un’offesa per il Terzo Settore, che rappresenta la spina dorsale della coesione sociale».
Talerico chiede un immediato passo indietro del Comune: «Si rivedano tempi, modalità e criteri. Si apra un confronto vero con le associazioni. Si dia agli enti la possibilità di partecipare, non di fare una corsa contro il tempo. Una pubblica amministrazione seria non teme la partecipazione: la favorisce».
Il consigliere conclude con una considerazione più ampia: «Chi gestisce risorse e procedure pubbliche ha il dovere di garantire equità e trasparenza. Un avviso pubblicato in fretta e con scadenze lampo non è solo un errore tecnico: è un messaggio politico sbagliato. Catanzaro merita molto di più della sciatteria amministrativa. E merita un Terzo Settore messo nelle condizioni di lavorare, non costretto a inseguire bandi impossibili».
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