Talerico: "Ora ci sarà da ridere. La nuova maggioranza di Fiorita su cosa si dovrebbe basare?"

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images Talerico: "Ora ci sarà da ridere. La nuova maggioranza di Fiorita su cosa si dovrebbe basare?"

  10 settembre 2024 14:33

di GABRIELE RUBINO

"Ora ci sarà da ridere". "Le trattative per la nuova maggioranza basate sulle poltrone". "Adesso vediamo che faranno non essendoci uno come me che li difendeva sempre e in solitaria". E' un Antonello Talerico, come al solito, senza troppi peli sulla lingua, quello che in conferenza stampa ha spiegato il passaggio del suo gruppo all'opposizione accentuando la crisi politica al Comune di Catanzaro che ha portato il sindaco Fiorita ad azzerare la Giunta. Del resto ha detto: "dicono che ho un brutto carattere, almeno ne ho uno a differenza chi non ce ne ha né uno buono e né uno brutto". 

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COME FA AZIONE A ENTRARE IN MAGGIORANZA SE HA DENUNCIATO ATTI ILLEGITTIMI?- In sintesi, Talerico ha motivato lo strappo con Fiorita "che non è nato una settimana fa", perché a suo giudizio in questi due anni non si è intravisto un nuovo metodo di amministrare, in definitiva una visione della città. Parecchi strali più che a Fiorita, sono andati verso quella componente di centrosinistra della sua ex maggioranza. "Nelle riunioni nemmeno ci salutavano"; ha detto. Ma ancor di più verso Azione, in questi giorni in trattiva col sindaco. "Questo gruppo ha dichiarato pubblicamente che avrebbe fatto di tutto per mandare a casa questa Giunta", ha aggiunto. E ancora, "questo gruppo ha denunciato atti illegali o illegittimi, che sono confluiti nei bilanci. O dicevano fesserie quando sollevavano quelle questioni o le faranno dopo quando faranno l'accordo".

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IL MODELLO AMMINISTRATIVO CHE NON HA FUNZIONATO - Nel lungo flusso di coscienza, Talerico ha spiegato: "La rottura non è dipesa dall'ideologia. Nessun atto amministrativo e di governo è stato intralciato da ragioni di appartenenza a partiti. Gli elementi di contrasto hanno riguardato sempre le scelte strategiche, il metodo. Noi volevamo un nuovo modello di politica, senza dire che quello precedente non andava bene. Dovevamo rappresentare la discontinuità rispetto al passato. Questa Amministrazione - ha aggiunto - non ha mai fatto politiche sul personale e sul bilancio, ma siamo diventati dei ragionieri. E' mancata una programmazione, una pianificazione. Siamo stati improvvisati e colti dall'impreparazione rispetto a una serie di atti che dovevamo adottare. Noi abbiamo sempre sollecitato su questo. Parlammo di cinque milioni di euro di prestito per le strade, illuminazione e verde pubblico. Nessuna di queste cose è stata mai fatta".  Talerico ha fatto cenno ai contrasti sull'isola pedonale: "Ma come si fa a fare  senza piano parcheggi, mobilità e commerciale?", della contrarietà all'aumento dei costi dei servizi cimiteriali e, restando in tema, nell'errore in un atto con l'inserimento del progetto in project financing, frutto di "un copia e incolla". Un'altra puntura su una partecipata, "la Catanzaro servizi è destinata a fallire". 

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SINDACO SOTTO SCACCO PER ACCORDI CON SINGOLI CONSIGLIERI- Sui negoziati condotti da Fiorita, il giudizio è netto: "l'operazione consiste nel chiamare i singoli per farli entrare o restare in maggioranza. Chiederanno in cambio incarichi o postazioni, non certo per questioni di merito": In più passaggi, Talerico ha contestato al primo cittadino di aver trattato con i singoli consiglieri, mettendosi così "sotto scacco e sotto ricatto". A volte "ha scavalcato l'assessore delegittimandolo, per accontentare determinate richieste". "Molti dicevano che lui era ostaggio di Talerico, ma chi sarebbe ostaggio perché chiede al suo carnefice di rimanere?". E ancora: "Sento parlare di deriva a destra. Quando sento adesso che vogliono fare il campo largo di centrosinistra, a me viene da ridere anzi da piangere perché non si conosce la vergogna. Ma dov'era il centrosinistra in maggioranza di questo consiglio comunale? E voglio ricordare che ci sono dei consiglieri eletti nella coalizione di Fiorita che non sono di centrosinistra".

NON SARO' CANDIDATO A SINDACO. DIMISSIONI NON ADESSO MA A GENNAIO- Talerico dice la sua sul futuro. "Non dobbiamo dimetterci adesso, ma a gennaio. Una cosa è il commissariamento di 3-4 mesi, un'altra è il commissariamento di 8-9 mesi". Poi suggerisce una sorta di atto simbolico, una sorta di sfiducia in Aula per dimostrare o meno se l'opposizione arriva a 17. E ha aggiunto: Non sarò candidato a sindaco, ma si dovrebbe candidare chi non lo è mai stato". Talerico non ha escluso la sua individuale adesione al gruppo consiliare di Forza Italia (da capogruppo) ma ha lasciato intendere che i consiglieri a lui vicini dovrebbe restare in gruppi diversi. 

 

 

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