di ANTONELLO TALERICO
In questi giorni abbiamo appreso che con riferimento al nuovo pronto soccorso del Policlinico di Germaneto è stato definito un progetto da 15 milioni di euro.
Sennonchè, il solito Aldo Quattrone, dominus incontrastato dell’Università UMG di Catanzaro, ed ora anche latifondista della sanità catanzarese tenta di imporsi anche sulle scelte del management e degli atti aziendali e gestionali della Dulbecco, sino al punto di impedire la realizzazione del nuovo Pronto soccorso !
Ed invero, l’unico ostacolo -lo riferiscono anche i suoi sodali e adepti, meri esecutori materiali di “ambasciate” – alla realizzazione del secondo Pronto soccorso è per l'appunto il rettore ombra (rectius: Aldo Quattrone), che pretenderebbe, tra l’altro, un atto aziendale ed un processo di integrazione tra le aziende Pugliese-Ciaccio/Mater Domini capace di dissolvere tutte le professionalità e le potenzialità gestionali dei medici ospedalieri.
Il professore, nonostante il pensionamento, vorrebbe la creazione di doppie strutture inutili in quanto già esistenti presso il Pugliese-Ciaccio e, che complicherebbero l’attuale quadro sanitario, anziché migliorarlo, per come confermato dal Rettore Cuda, in una recente intervista rilasciata ove ha fatto riferimento alla creazione di strutture e, ciò in aperta violazione di ogni linea guida nazionale e regionale, che rischierebbe di pregiudicare le performance necessarie per garantire la qualità assistenziale delle singole strutture sanitarie !
Il Quattrone, prima ha tentato di eliminare il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), come ancora sta tentando di fare (l’UMG ha fatto pervenire una nota con la quale pone un ultimatum per il rilascio dell’immobile subito dopo le feste natalizie) e adesso pensa bene di condizionare le sorti del processo di integrazione della “Dulbecco”.
Eppure il bravo professore bene farebbe a preoccuparsi delle conseguenze della sua gestione del CNR, che prima o poi non tarderanno ad arrivare, poiché quanto da me denunciato troverà facile riscontro.
Ed allora, poiché comprendo bene come siano poche le persone in grado di denunciare queste condotte che potrebbero avere rilievi anche in altre sedi, chiedo al Rettore Prof. Cuda ed al Prof. Pujia ed a tutti coloro che comunque vengono individuati come la longa manus del prof. Quattrone, di prendere le distanze da questa monarchia e di difendere il processo di integrazione non per migliorare proprie posizioni personali di potere, ma per offrire alla Calabria una Azienda sanitaria nell’interesse dei malati (che aspettano mesi se non anni per fare un esame, salvo non avere qualcuno che ti fa “saltare” la fila perché prima passa dallo studio medico privato…)
Cuda e Pujia abbiano la forza e l’autorevolezza di dire basta a questo sistema gestionale oligarchico della sanità e dell’Università.
Io sono pronto a scendere al loro fianco, come scenderò a sostegno della Commissaria Simona Carbone, laddove dovessi avere ulteriore conferma di pressioni e/o influenze sul corretto svolgimento del processo di integrazione e formazione dell’atto aziendale della Dulbecco.
Nel mio ruolo di consigliere regionale ho acquisito informazioni importanti e potrò indicarne le fonti di prova (partendo dai dati e dalla documentazione gestionale del CNR, sino ad arrivare ai giorni nostri…).
La sanità e l’Università catanzarese non sono di proprietà di Quattrone e, chi con lui concorrerà o sta concorrendo a questo diabolico progetto di smantellamento e potenziamento di proprie posizioni di potere, dovrà risponderne dinnanzi al popolo calabrese ed alle autorità competenti.
*Consigliere Regionale
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