
di MIMMO TALLINI*
Il progetto di ampliamento e riqualificazione del pronto soccorso del “Pugliese” è un passo importante per la difesa del nostro ospedale e per la realizzazione di quel modello “policentrico” della sanità pubblica nel Capoluogo. La scelta di investire una cifra importante per rafforzare il pronto soccorso significa che il “Pugliese” deve restare al suo posto e semmai deve essere ulteriormente potenziato con nuovi spazi e nuovi parcheggi nell’area del “Ciaccio”.
Devo dare atto al direttore generale dell’azienda “Dulbecco”, dottoressa Simona Carbone, di avere intuito che il miglioramento dell’offerta sanitaria catanzarese e calabrese passa dal potenziamento del “Pugliese”. Non era e non è nelle sue intenzioni rottamare il “Pugliese” come invece vorrebbe fare la politica.
Quando saranno consegnati i lavori, nel settembre del 2027, il “Pugliese” avrà un grande ed efficiente pronto soccorso, capace di accogliere al meglio le centinaia di persone che ogni giorno si recano in questo reparto così importante per la vita di tutti provenienti anche dalla provincia di Vibo e Crotone.
Ora però bisogna che la silente e immobile politica catanzarese si dia una mossa. Il progetto del pronto soccorso, lo ripeto, è solo un primo passo. Il Consiglio comunale, che in maniera irresponsabile si è lavato le mani sulla localizzazione del nuovo ospedale, facendo andare deserta la seduta, si pronunci ufficialmente. Sono sicuro che il presidente Occhiuto, cambieara’atteggiamento verso Catanzaro ( e che non sarà sicuramente il Capodanno Rai a risolvere i problemi) destinera’altre somme importanti per il recupero pieno, anche sotto il profilo antisismico e della sicurezza, del “Pugliese” e per la costruzione di nuovi spazi, nonché per il finanziamento del mega parcheggio progettato dalla Provincia nell’area del “Ciaccio”. Il Comune di Catanzaro finora non ha toccato palla, preferendo i silenzi e i rinvii, quando è necessario più che mai indicare soluzioni giuste. L’azienda ospedaliera universitaria(Dulbecco) poggia su tre “poli” che devono essere adeguatamente potenziati. Il “Pugliese” con i suoi reparti e il suo nuovo pronto soccorso, il Policlinico universitario dove fare ricerca e formazione dei medici, il “Ciaccio” quale centro oncologico di eccellenza. Il resto sono solo chiacchiere.
*già presidente del consiglio regionale della Calabria
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