Tallini contro la proposta di legge sul Policlinico di Cosenza: “Un atto illegittimo e anticostituzionale”

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Mimmo Tallini
  11 luglio 2025 08:49

Si accende lo scontro politico e istituzionale sulla proposta di legge per l’istituzione del Policlinico Universitario di Cosenza. A intervenire duramente è Mimmo Tallini, già presidente del Consiglio regionale della Calabria, che non usa mezzi termini per denunciare quella che definisce “una forzatura legislativa” con gravi profili di illegittimità.

Tallini punta il dito soprattutto contro il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, accusandolo di sostenere una proposta priva dei requisiti minimi di legalità costituzionale.

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“Il rettore Nicola Leone, relativamente a questo argomento, si è rivelato un ‘cattivo maestro’, almeno a giudicare dalle dichiarazioni rese alla stampa. È ben strano che un prestigioso rettore, che ha rappresentanza legale di un grande ateneo, sostenga una proposta di legge che configura almeno quattro profili di illegittimità e anticostituzionalità e che dichiari che ‘chi contrasta l’iter della legge è contro lo sviluppo della Calabria’.”

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Tallini non nasconde il sospetto che dietro questa accelerazione legislativa vi sia una volontà di egemonia accademica ai danni della Facoltà di Medicina di Catanzaro.

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“Capisco la sua ansia di sorpassare definitivamente la Facoltà di Medicina di Catanzaro, ma i mezzi per ottenere questo obiettivo dovrebbero essere nel quadro della legalità. Quale messaggio si lancia agli studenti calabresi? Che la Costituzione è carta straccia? Che i pareri vincolanti e preventivi dei Ministeri dell’Università e della Salute non contano nulla? Che il Policlinico di Cosenza dovrebbe nascere in base ad un ‘porcellum’?”

Tallini si schiera apertamente con le posizioni espresse nei giorni scorsi dal professore Francesco Donato, che ha denunciato un presunto squilibrio istituzionale nella vicenda.

“Ha ragione il professore Donato quando dice che Cosenza sta approfittando della debolezza di Catanzaro per usare la legge del più forte. Ma sappia il professore Leone che utilizzeremo tutte le armi (quelle lecite, della democrazia, della protesta e del diritto) per impedire questo sopruso.”

Se da un lato le parole di Leone suscitano la reazione indignata di Tallini, dall’altro il suo bersaglio è anche il rettore dell’UMG, Giovanni Cuda, colpevole – secondo l’ex presidente del Consiglio regionale – di un silenzio assordante.

“L’altra faccia della medaglia è il silenzio del rettore dell’UMG, prof. Giovanni Cuda, che si è ben guardato dall’intervenire sulla questione, quasi non lo riguardasse. Eppure lo sa bene il rettore Cuda che l’eventuale nascita del Policlinico di Cosenza significherebbe la fine della Facoltà di Medicina di Catanzaro. Il silenzio del rettore Cuda è addirittura più inquietante delle parole del rettore Leone.”

Tallini si spinge oltre, chiedendo una presa di posizione netta da parte dell’Università Magna Graecia, che – a suo dire – dovrebbe essere in prima linea contro la proposta targata Occhiuto-Caputo.

“L’UMG sarebbe il soggetto più titolato a impugnare il ‘porcellum’ Occhiuto-Caputo, se approvato, perché è evidente il danno che ne deriverebbe. È proprio sicuro il rettore Cuda che la proposta di legge per il Policlinico Universitario a Cosenza non lo riguardi? Credo che l’opinione pubblica abbia il diritto di conoscere il pensiero dell’UMG su una questione di vitale importanza per il futuro di Catanzaro.”

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