Tallini: "Orgoglioso di aver fermato il disegno del 'cosentino' Scura di rottamare il Pugliese"
Mimmo Tallini
28 giugno 2025 09:46di MIMMO TALLINI
L’ineffabile ingegnere Massimo Scura, commissario della sanità nominato nel 2015 dal ministro della salute del PD Lorenzin e oggi sotto processo a Cosenza per gravi reati di falso, continua a fare danni e spargere veleni. Eppure nelle sue farneticanti dichiarazioni rilasciate ad una televisione, un fondo di verità c’è: chi nel 2016 ha fermato il suo insano progetto di rottamare il Pugliese, trasformarlo in Casa della Salute e portare tutti i reparti a Germaneto sotto il dominio dell’UMG è stato Domenico Tallini. Ma non per accattivarmi il voto dei medici del Pugliese (quelli votavano in massa per il loro presidente Enzo Ciconte, candidato sindaco nel 2018 in quota PD il partito di Scura). Ma solo perché mi rendevo conto che chiudere il Pugliese in assenza di una strategia complessiva avrebbe significato la morte del Capoluogo.
In quella battaglia mi ritrovai vicino solo l’avvocato Francesco Pitaro che promosse una grande sottoscrizione popolare con migliaia di firme di cittadini che si opponevano alla rottamazione del nostro ospedale. Sono orgoglioso di avere portato su quella posizione l’allora titubante sindaco Sergio Abramo (che poi però voto’ in Consiglio la famosa delibera che indicava l’area del Pugliese-Ciaccio) e la maggioranza di centrodestra.
Abbiamo scombussolato i piani di chi, tramando con l’UMG, voleva cancellare con un colpo di spugna la storia del nostro ospedale e trasformarlo in una specie di ambulatorio. Senza quella presa di posizione oggi tutta la città che va da via Indipendenza a Pontegrande sarebbe un solo e grande cimitero.
E’, guarda caso, lo stesso disegno che viene portato avanti oggi. E sono orgoglioso, da cittadino libero e senza più ruoli istituzionali, di avere aperto gli occhi a chi non vuole vedere. Va bene potenziare il Policlinico universitario, ma ciò non può avvenire a discapito del Pugliese-Ciaccio, delle sue professionalità, delle migliaia di utenti che ogni giorno si rivolgono ai nostri servizi. Che vanno ovviamente potenziati sia come personale, sia come spazi, sia come nuove tecnologie. Tocca alla politica e alle istituzioni trovare le soluzioni più opportune, dopo avere verificato se davvero ci sono i soldi per realizzare un nuovo ospedale a Catanzaro.
*già Presidente del Consiglio Regionale della Calabria