Tallini propone di togliere il Comune di Sersale dalle gestione delle Valli Cupe e l'amministrazione domani protesta in Consiglio regionale

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images Tallini propone di togliere il Comune di Sersale dalle gestione delle Valli Cupe e l'amministrazione domani protesta in Consiglio regionale
Valli cupe (Foto di archivio)
  21 ottobre 2019 17:10

"Martedì 22 ottobre il Consiglio Regionale della Calabria è chiamato a pronunciarsi sulla squallida vicenda della modifica della legge sulle Valli cupe con la quale il consigliere regionale Tallini vuole cacciare un ente pubblico, il Comune di Sersale, dalla gestione e mettere un'associazione privata, tutto ciò in totale sfregio di ogni forma di legittimità e, soprattutto, in totale sfregio dei diritti e delle potestà degli enti locali sul proprio territorio e delle comunità amministrate." Annuncia la protesta il Comune di Sersale. 

"La modifica di legge che il consigliere Tallini propone al Consiglio regionale di votare presenza profili di illegittimità, è infondata nel merito e, soprattutto, è in palese violazione delle norme in materia di affidamento della gestione di beni pubblici che secondo la proposta di legge di Tallini dovrà avvenire senza alcuna procedura ad evidenza pubblica (ricordo che la Riserva delle Valli Cupe beneficia di un contributo annuo di euro 100.000,00 e di altri consistenti finanziamenti europei e regionali che secondo la modifica di Tallini verrebbero affidati ad un soggetto privato senza alcuna procedura di gara.

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Sarebbe la prima volta nella storia del regionalismo calabrese di una legge contro qualcuno- continua il Comune- nel caso di specie contro un Comune e la cosa ancora più vergognosa è che questa legge contro il Comune di Sersale, proposta da un consigliere di opposizione, possa trovare il consenso anche di consiglieri di maggioranza, con un sistema di consociativismo e di trasversalismo che squalificherà, più di quanto non lo sia già, la politica regionale calabrese.

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Questo sistema “consociativo” è rappresentato plasticamente dal duo Bevacqua-Tallini, protagonisti dalle rispettive postazioni (Presidente e Vice Presidente della Commissione Ambiente e Bevacqua relatore della modifica di legge in Commissione Bilancio) dello scempio che per essere perpetrato contro il Comune di Sersale. 

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Il consigliere regionale Domenico Bevacqua (Partito Democratico e Presidente della Commissione Ambiente) sostiene e fa approvare in Commissione Ambiente (anche con modalità di voto e di verbalizzazione dei lavori della commissione che meriteranno altre attenzioni, e lo faremo) la proposta di Tallini di “cacciare” il Comune di Sersale e di sostituirlo con un’associazione ambientalista, poi lo stesso Bevacqua (addirittura relatore della modifica di Tallini in Commissione Bilancio) nella relazione illustra la proposta di legge di Tallini con argomentazioni del tutto diverse dalla proposta stessa e scrive che “L’idea di un cambio nella gestione nasce dall’esigenza di snellire l’amministrazione della riserva…” . Scompaiono in questa relazione i riferimenti alle inadempienze e ritardi che Tallini pone a sostegno della sua proposta di modifica.

Lo stesso Bevacqua, però, risulta promotore in Commissione Ambiente (seduta del 10/10/2019) della proposta di istituzione di un’area protetta (I giganti del cozzo del pesco e valle dei colagnati), proposta votata anche da Tallini, dove all’articolo 6 come ente di gestione indica il Comune di Corigliano-Rossano e non un’associazione ambientalista.

Per la nostra Riserva Tallini chiede, e Bevacqua avalla e sostiene, di cacciare un ente pubblico (il Comune di Sersale) e mettere un’associazione privata (Legambiente) per la Riserva che interessa Bevacqua questi chiede, e Tallini avalla e sostiene, di indicare come ente di gestione un ente pubblico (il Comune di Corigliano-Rossano). Che fine hanno fatto le esigenze di snellire la gestione?

Questa evidente disparità di trattamento e di valutazioni è la prova evidente- continua il Comune di Sersale- ove ve ne fosse ancora bisogno, della pretestuosità della proposta di legge di Tallini che ha il solo scopo di mortificare il Comune di Sersale per soddisfare i suoi rancori elettorali e per il perseguimento di altri inconfessabili scopi ed obiettivi.

Chiediamo, quindi, ai Consiglieri Regionali di non votare l’assurda, infondata ed illegittima proposta di legge inserita al punto 6) dell’ordine del giorno della seduta del Consiglio Regionale di martedì 22/10/2019 che penalizzerebbe e mortificherebbe un’amministrazione comunale ed una comunità seria, onesta e laboriosa che ha avuto il merito di portare avanti una politica ambientale e naturalistica in linea con ogni previsione normativa e scevra da ogni condizionamento.

Chiediamo, quindi, ai Consiglieri regionali di non scrivere una pagina “nera” nella storia del Consiglio Regionale della Calabria, preannunciando che ove dovessero prevalere altri interessi rispetto alla verità e legittimità degli atti e dei fatti, sarà messa in atto ogni azione (da quelle giudiziarie a quelle di denuncia a tutti i mezzi di informazione). Non ci fermeremo davanti a niente e nessuno, saremo presenti ai lavori del Consiglio Regionale di martedì 22 ottobre con la fascia tricolore che portiamo con orgoglio e serietà, e vorremo guardare negli occhi chi alzerà la mano in senso di consenso a questa squallida azione legislativa e non esiteremo a denunciare agli organi di stampa (nazionali e regionali) il fatto che i consiglieri regionali della Calabria invece di occuparsi dei veri e tanti problemi del calabresi (sanità, criminalità, lavoro, disoccupazione, dissesto idrogeologico, dissesto finanziario degli enti, rifiuti, ambiente, trasporti, infrastrutture viarie, servizi, sociale), esercitano l’importante potestà legislativa per colpire e danneggiare un ente pubblico.

Confidiamo che la correttezza, l’onestà e la consapevolezza della importanza del ruolo che i cittadini calabresi- conclude l'amministrazione comunale- hanno affidato ai consiglieri regionali, che è quello di fare leggi in favore dei calabresi e non contro un Comune ed una comunità, preverranno sulla prepotenza e sull’arroganza del potere e sul perseguimento di altri interessi".

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