Tandem Costanzo-Pisano, Giunta del capoluogo massacrata in aula

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L'intervento di Giuseppe Pisano
  25 luglio 2019 11:44

di ANTONELLA SCALZI

Una regolarità tecnica e contabile quella del bilancio di previsione sancita, ovviamente, dai revisori dei conti, ma che non è servita a placare gli animi. Ad aprire le danze il leader di Fare per Catanzaro, Sergio Costanzo.

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Dai numeri alla politica e nel mirino, ancora una volta, il sindaco che guida un'amministrazione «fondata sui silenzi». Così la pensa Costanzo che non smette di mettere il dito nella piega sottolineando il lavoro che il sindaco starebbe facendo per la candidatura alla carica di governatore. Ma Abramo è prima di tutto sindaco di Catanzaro. su questo ha battuto i pugni Costanzo che da un cavallo di battaglia è passato agilmente a un altro quando si è scagliato contro l'assessore all'Ambiente, Domenico Cavallaro. accusato di «aver votato in Giunta  pratiche milionarie» e di «non dimettersi nonostante il palese commissariamento del sindaco».

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Quel video di Catanzaro . ripresa dall'alto non sembra proprio essergli andato giù perché la Catanzaro che Costanzo vede tutti i giorni è una «Catanzaro priva di tutto». Amc, Cz Servizi, Si.Eco. e altro definite «una compagine dell'azienda Abramo», Lo accusa di essere «falso» e rivendica i risultati ottenuti dall'opposizione. «Non siamo in vendita»: questo il grido di un'oppositore che ha alzato le barricate a difesa di Antonio De Marco, responsabile di Agenda Urbana, da quelli che Costanzo ha definito «gli attacca di Forza Italia». 

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Officine del Sud nel mirino e il capogruppo Giuseppe Pisano non si è fatto pregare. Vuole una svolta, un cambio . di passo, una rivoluzione, vuole lo scioglimento dell'esecutivo. Altro che dimissioni di Cavallaro, Pisano in totale contrasto con il parere dell'opposizione Pisano ha chiesto anche le dirette web del Consiglio. Non era un'imboscata, l'aveva detto, e l'ha dimostrato chiedendo anche lo scioglimento del Consiglio regionale, rivendicando la sua catanzaresità e strappando l'applauso del pubblico.     

Palla presa al balzo dal socialista Roberto Guerriero e dal consigliere di CambiaVento Gianmichele Bosco. Nessuna sorpresa per la piega politica presa dal Consiglio durante un dibattito che sarà lungo e terribilmente schietto.

 

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