Terremoto all'ospedale "Pugliese", indagati eccellenti per una truffa milionaria

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Verifiche Guardia di Finanza
  17 maggio 2023 18:35

di STEFANIA PAPALEO

Primari e dirigenti medici, amministrativi e rappresentanti di imprese private. Tremano le mura dell'ospedale "Pugliese" di Catanzaro travolto questa mattina dall'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro sulla gestione allegra dell'attività intramoenia di diversi specialisti e delle gare d'appalto per l'acquisto di dispositivi medici aggiudicate a imprese di comodo con la compiacenza degli uffici competenti. I militari della Guardia di finanza, che stanno lavorando al caso già da tempo, affiancati dai carabinieri del Nas, hanno tirato le somme e nel registro degli indagati sono finiti almeno venti nomi eccellenti della sanità pubblica.

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Dopo un primo filone investigativo che a novembre si era chiuso a carico del dirigente medico del reparto Oculistica dell’ospedale “Pugliese" di Catanzaro, Marco Scicchitano, e della sua èquipe, con l'accusa di peculato relativa al presunto utilizzo per scopi privati di materiale - farmaci e strumenti - proveniente dall'ospedale "Pugliese", stamattina il fascicolo aperto in Procura si è allargato ad altri 4 reparti - cardiologia, ortopedia, gastroenterologia e ginecologia - e all’ufficio ALPI. Le ipotesi di reato sono quelle di peculato, concussione, corruzione, turbativa d'asta e truffa.
LEGGI QUI L'INDAGINE SUL REPARTO DI OCULISTICA

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L'ATTIVITA' INTRAMOENIA SOTTO ACCUSA
Per quanto riguarda il capitolo investigativo relativo all'attività intramoenia, gli specialisti coinvolti si sarebbero ben guardati dal versare all'Azienda ospedaliera la percentuale dovuta sulle rispettive entrate, secondo un copione ormai fin troppo conosciuto dalle varie Procura d'Italia e grazie ai dipendenti dell'Ufficio chiamati a vigilare che avrebbero, invece, chiusi entrambi gli occhi facilitando lo stratagemma milionario.

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Centinaia gli episodi ricostruiti nelle carte messe insieme dalla Guardia di finanza e confluiti sulla scrivania del magistrato titolare del fascicolo, con nomi e cognomi di pazienti raggirati e cifre a troppi zero finite per intero nelle tasche degli specialisti di turno, senza alcuna ricevuta rilasciata a fine visita. Questo almeno secondo l'ipotesi di reato formulata dagli investigatori che, da mesi e mesi, stanno col fiato sul collo degli indagati, ai quali stamattina hanno notificato il decreto di perquisizione che gli ha permesso di sequestrare diverso materiale ritenuto utile alle indagini.

GARE D'APPALTO SU MISURA

C'è poi il capitolo altrettanto grave relativo alle gare d'appalto per l'acquisto di dispositivi medici confezionate su misura per garantirne l'aggiudicazione alle ditte "amiche". In questo caso si parla di un vorticoso giro di mazzette versate anche sotto forma di regali e in un caso quale corrispettivo per l'organizzazione di un convegno.  

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