Nota delle Segreterie Regionali NIdiL CGIL - FeLSA CISL - UILTemp CALABRIA
Una verita` annunciata. Cosi` potremmo descrivere l'incontro tenutosi tra la Regione Calabria e le organizzazioni sindacali CGIL – CISL e UIL sul tema dei Tirocinanti di Inclusione sociale.
L'innegabile contributo offerto negli anni da questi lavoratori al servizio degli enti locali, spesso sofferenti per via di blocco del turn over e di progressivo svuotamento delle dotazioni organiche, ha reso il loro ruolo determinante e in alcuni casi fondamentale per non privatizzare interi servizi della pubblica amministrazione.
Negli ultimi mesi, una girandola di emendamenti presentati in sede di discussione del Decreto Pubblica Amministrazione, hanno segnato dei passi avanti in merito alla sorte di questi lavoratori, piu` di 4.000 tirocinanti, impegnati in percorsi di "reinserimento" che in realta` si susseguono da anni.
Abbiamo subito pubblicamente apprezzato il risultato molto importante del riconoscimento da parte del governo dell'esistenza di un bacino di lavoratori, un precedente che fa ben sperare nonostante siano stati da sempre considerati delle presenze fantasma nelle pubbliche amministrazioni, privi inoltre di ogni tipo di tutela contrattuale. Lo consideriamo un primo passo indispensabile per discernere l’ennesimo bacino di precari del settore pubblico calabrese.
Dall'altra parte, abbiamo evidenziato, anche stavolta tempestivamente e pubblicamente, i toni troppo trionfalistici a fronte di criticita` e storture nelle norme appena approvate. Le prime, del tutto evidenti, erano state sottoposte all’attenzione dei legislatori gia` in fase di formazione dell’emendamento e riguardavano l’esclusione dei lavoratori ospitati presso le Asp, le Province, altri enti e le aziende private. Insieme a queste, anche l'esiguita` delle risorse messe a disposizione (2 mln per il 2023 e 5 mln dal 2024 a fronte dei circa 50 mln annuali).
A queste si e` pero` aggiunta, in sede di conversione del secondo Decreto Pa, la criticita` che riguarda la contrattualizzazione a tempo indeterminato. Nello specifico la previsione del concorso con riserva del 50%, che di fatto, annulla la possibilita`, gia` remota, da parte di qualsiasi comune di bandire concorsi per il doppio dell'organico che si vuole assorbire.
Insomma, una vittoria di Pirro dal sapore propagandistico di un qualche deputato che, trascinato dalla eccessiva euforia, ha contribuito a trasformare le illusioni dei TIS in cocenti delusioni, gia` stanchi delle continue promesse fatte nel tempo e mai rispettate. Quanto detto e` senz’altro quello che temevamo da tempo, tanto da indurci a restare cauti rispetto ad una problematica che presenta svariati aspetti complessi sotto molti punti di vista.
Nel frattempo, rimane fondamentale assicurare la continuita` negli enti, purche´ questa resti finalizzata ad una contrattualizzazione, evitando al contempo l’esternalizzazione di quei servizi o, peggio, di paralizzare la macchina amministrativa di tantissimi comuni.
Ad oggi pero`, anche questo tassello resta incredibilmente incerto per via dell’insufficiente contributo statale di 5mln che coprirebbe solo le prime mensilita` di tirocinio. Quello che ci aspettiamo e` che, almeno, questa soluzione possa arrivare celermente.
La Regione Calabria quindi, si deve far garante della copertura economica dell’annualita` di proroga al fine di poter continuare a lavorare con senso di responsabilita` ad una annosa questione che richiede, senza compromessi, la dovuta sinergia della politica sia a livello nazionale che regionale, delle parti sociali, delle amministrazioni allo scopo di eliminare gli ostacoli che impediscono ad oggi la contrattualizzazione di tutti i lavoratori TIS.
Su tutti questi aspetti e continuando a stare al fianco dei tirocinanti in questa battaglia per il lavoro vero, vigileremo costantemente sullo stato della vertenza, abbiamo gia` chiesto di aggiornare entro fine mese il tavolo permanente che e` stato istituito grazie anche alla volonta` dell’Assessore Calabrese che abbiamo accolto con grande soddisfazione.
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