Topi in città. L'assessore Concolino replica: "Noi interveniamo, ma all'Asp compete prevenire il rischio sanitario"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Topi in città. L'assessore Concolino replica: "Noi interveniamo, ma all'Asp compete prevenire il rischio sanitario"
Un intervento di derattizzazione

A Catanzaro rimpallo di responsabilità sulla derattizzazione, ma il Comune ha già effettuato dieci interventi in diversi quartieri

  10 novembre 2021 11:46

Riceviamo e pubblichiamo una precisazione dell’assessore all’Ambiente Lea Concolino in merito all’articolo apparso ieri sulla nostra testata col titolo “Catanzaro invasa dai topi: la derattizzazione compete agli uffici del Comune, ma loro (forse) non lo sanno(LEGGI QUI).  

“È bene chiarire che, se l’opera di prevenzione in materia di derattizzazione e disinfestazione è in capo al Comune, trattandosi di un’attività preventiva e generale, nel caso in cui la presenza di ratti sul territorio configuri un fattore di rischio sanitario, gli interventi di contrasto sono assimilabili alla prevenzione di malattie diffuse e infettive, e di conseguenza devono essere eseguiti dalle Aziende sanitarie.

Il Comune, a differenza di quanto erroneamente riportato, effettua dieci interventi di derattizzazione preventiva all’anno. Il prossimo è programmato per martedì 16 novembre in diverse zone della città (nord, centro e sud) e un altro, più intensivo, è previsto per il mese di dicembre. Gli altri otto, tutti documentabili, sono stati eseguiti nei mesi scorsi in ogni area del territorio.

Quanto ai rischi sanitari connessi alla presenza di topi e ratti, è risaputo che questi animali siano vettori di malattie e agenti patogeni pericolosi e trasmissibili all’uomo.

Pertanto, è di tutta evidenza che la derattizzazione non possa essere riconducibile al solo ambito di prevenzione, che non basta mai, ma vada intesa pure come contrasto al rischio sanitario, che è dunque competenza dell’Asp.

L’azienda sanitaria ha tutti i mezzi necessari a procedere, e lo stesso regolamento di funzionamento, varato nel 2016 e integrato nel 2018, riporta tra le attività dell’unità operativa Igiene e Sanità pubblica anche quelle di derattizzazione.

Mi chiedo, a questo punto, se non sia la mancanza di personale a impedire l’attivazione dell’intervento? O evitando di agire l’Asp ammette implicitamente che non esiste un rischio sanitario dalla presenza di ratti?”.


Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy . Chiudendo questo banner, o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.