di TERESA ALOI
Ne hanno trovati 11. Non tutti pastori maremmani: tra loro anche meticci. E solo uno aveva il microchip.
Proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri della Compagnia di Soverato e del Nucleo investigativo di Catanzaro dopo la morte di Simona Cavallaro, 20 anni, la giovane soveratese sbranata da un branco di cani nelle vicinanze di un'area picnic in località Monte Fiorino, nel territorio del comune di Satriano, nel Catanzarese.
Sono state prelevate le tracce ematiche sugli animali e adesso bisognerà attendere i risultati delle analisi per cristallizzare la compatibilità con il sangue della giovane. Risposte, arriveranno anche domani, quando alle 9 è fissata l'autopsia che sarà eseguita dalla professoressa isabella Aquila, dell'Istituto di Medicina Legale dell'Università Magna Graecia di Catanzaro.
Una tragedia, quella che ha colpito Soverato, dove la famiglia, proprietaria di una nota gioielleria sul corso principale, è conosciuta e stimata. Un dolore senza fine per la mamma, il papà, il fratello.
Una gita, che si è tramutata in orrore. Simona era lì, accompagnata da un giovane per trovare un posto dove riunirsi, il giorno dopo, con gli amici per un pic nic. Si era allontanata di qualche decina di metri quando, all'improvviso, è stata accerchiata e non ha avuto via di scampo, mentre il giovane che era con lei ha trovato riparo in un capanno. Sotto shock come tutto un comprensorio: per il giorno dei funerali il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, ha proclamato lutto nazionale.
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